La Nuova Sardegna

Olbia

Abbanoa costretta a riallacciare l’acqua a un utente moroso

di Andrea Nieddu
Abbanoa costretta a riallacciare l’acqua a un utente moroso

La Maddalena, il giudice accoglie il ricorso di un cittadino Il gestore idrico chiedeva il pagamento di oltre 8mila euro

18 ottobre 2014
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LA MADDALENA. Davide ha battuto Golia. Un cittadino isolano ha vinto la sua battaglia in tribunale contro Abbanoa. L’ente gestore aveva staccato l’acqua all’utente per morosità. La bolletta da pagare superava gli 8mila euro. Il ricorso d'urgenza presentato da Aldo Kersevan, il legale del cittadino finito nelle grinfie del re dei rubinetti, è stato accolto dal giudice Paola Ferrari Bravo, che ha disposto l'immediato ripristino dell'erogazione dell'acqua nell’ abitazione. L’uomo aveva lamentato l'illegittimità dell'interruzione della fornitura di acqua da parte di Abbanoa. Atto conseguente al mancato pagamento di una fattura peraltro mai ricevuta dal diretto interessato.

Nel provvedimento, il giudice Ferrari Bravo, nel premettere che «è documentalmente dimostrato che Abbanoa abbia provveduto a fatturare in un'unica soluzione cinque annualità di consumi, dal 2006 al 2010, e che questa fattura del non trascurabile importo di 8mila 227 euro è l'unica posta a fondamento dello slaccio – si legge nel provvedimento – ha ritenuto sussistente il fumus boni iuris, non potendo Abbanoa addebitare all'utente le conseguenze del suo stesso inadempimento». Inadempimento plurimo secondo l’avvcato Kersevan «visto che, come denunciato e documentato, malgrado le reiterate formali contestazioni del mio cliente rimaste sistematicamente prive di riscontro da parte del gestore del servizio idrico isolano, per tutto il quinquennio dal 2006 al 2010, come per gli anni successivi, Abbanoa in palese dispregio della normativa vigente ha continuato, tra l'altro, a somministrare acqua accertatamente non potabile pretendendone il pagamento a prezzo pieno, anziché in misura ridotta al 50 per cento nonché a omettere di procedere alle letture del contatore e alla emissione delle relative fatture con la periodicità prevista nel regolamento».

Una battaglia vinta che dà speranze ai tanti cittadini morosi a cui Abbanoa ha deciso per il taglio dell’acqua in modo indiscriminato. Da anni le bollette pazze e i metodi di Abbanoa sono al centro di una durissima battaglia legale portata avanti da Comuni e consumatori.

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