Il sughero di Calangianus all’Expo
Palazzo Italia, piante ed essenze in vetrina nel padiglione della biodiversità
CALANGIANUS. La pianta da sughero all’ Expo , al padiglione biodiversità, nello spazio della Sardegna. C’ è un certo compiacimento dell’ammini strazione comunale nel constatare che all’ Expo 2015 all’interno di "Palazzo Italia" è possibile veder allestita un’area verde con 21 essenze rappresentative delle specificità regionali e con il sughero protagonista per la Sardegna . Il Giardino della biodiversità è stato inaugurato dall’Orto botanico dell’Università di Padova, il più antico del mondo, una rappresentazione in scala dell'Italia con le piante caratteristiche di ogni Regione. «Un grazie alla Regione e in particolare all'assessore al Turismo Francesco. Morandi - dice il vicesindaco Fabio Albieri - per avere scelto la quercia da sughero come essenza rappresentativa della specificità della Sardegna all'Expo». Albieri negli scorsi mesi era riuscito far venire in municipio l’assessore per discutere come valorizzare in chiave turistica il patrimonio naturalistico del territorio di Calangianus e l’ampio bagaglio di conoscenze sulle tradizioni artigianali della lavorazione del sughero. Già allora (era fine gennaio) aveva fatto intravedere questa possibilità. In tempi di biodiversità questa valorizzazione del sughero conferma un dialogo diverso Regione -Comune per sfruttare le potenzialità del sughero anche nel settore turistico visto che Calangianus è comune guida dell’economia sughero e ha alcune perle naturalistiche da valorizzare ai piedi del Limbara. Francesco Morandi è andato oltre: ha portato la quercia da sughero al centro dell’attenzione all’Expo nel campo della biodiversità pe rquano riguarda l’isola.
«Il brand sughero - ha rimarcato il sindaco Loddo - può essere sviluppato e inserito in una rete turistica che sposta sempre più vacanzieri dalla costa all’interno seguendo percorsi culturali e naturalistici ben precisi .Siamo davvero orgogliosi di quanto si può vedere all’Expo. Grazie ancora a Morandi per essere stato davvero di parola». Pare che l’alternativa al sughero potesse essere il mirto ma il lavoro assicurato per oltre un secolo dal sughero ha avuto la meglio nella scelta. Tanto più che resta il progetto di creare il borgo del sughero nel centro storico. Il tutto inserito, a sua volta, nella rete dei borghi dell’ isola. E Calangianus, in questo circuito, può fare a buon diritto la sua bella figura. (p.z.)