Polizia, soppressa la Polfer di Golfo Aranci
I tagli annunciati diventano realtà: l'ufficio chiuderà nei prossimi giorni. E la Consap accusa: "Scelta scellerata"
GOLFO ARANCI. Il rischio, più volte annunciato, era dietro l'angolo. Si parlava da tempo di tagliare alcuni uffici di polizia in Gallura e, ora, arriva la prima sforbiciata. La Polfer di Golfo Aranci è stata soppressa. Ed è una certezza. C'è il decreto del capo della polizia (del 21 maggio) e le organizzazioni sindacali sono già state informate: a loro è arrivata una circolare. Questo vuol dire che la chiusura avverrà nel giro di qualche giorno.
Non è servito a nulla, dunque, esprimere un parere negativo. La Consap, infatti, anche lo scorso mese di aprile, aveva sottolineato l'importanza di salvare l'ufficio di polizia ferroviaria nel porto di Golfo Aranci "dove, nel periodo estivo, si registra un aumento vertiginoso del transito di persone e di mezzi. Considerevole anche l’approdo delle navi da crociera, ed è pure per questo che il presidio riveste considerevole importanza sotto l’aspetto dell’ordine pubblico in quanto unico presidio della Polizia di Stato presente all’interno del porto e e nel comune stesso".
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:olbia:cronaca:1.11396687:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/olbia/cronaca/2015/05/10/news/reati-in-aumento-pochi-i-poliziotti-1.11396687]]
Ma di fronte a queste ragioni, il ministero non ha cambiato idea e ha deciso di cancellare la Polfer di Golfo Aranci. "Una scelta scellerata - ha detto il segretario provinciale della Consap Massimiliano Pala -, fatta nel momento in cui il traffico marittimo subirà un'impennata. Gli uomini che lavoravano alla Polfer di Golfo Aranci verranno ora trasferiti a Olbia, ma perdere questo ufficio è un danno per il paese e per tutta la Gallura. E' inoltre un segnale preoccupante, considerati gli altri tagli annunciati. Il riferimento è al gruppo sommozzatori e alla squadra nautica di Olbia, senza dimenticare il declassamento della Polfer di Olbia. Lo dico ancora una volta: il ministero ha messo in stand by queste chiusure, ma il pericolo resta e non bisogna far calare il livello di attenzione".