La Nuova Sardegna

Olbia

Suona la prima campanella in aula gli scolari della Pais

di Dario Budroni

Lunedì riprendono le lezioni in tutte le altre scuole ed è subito emergenza L’assessore: pochi caseggiati e studenti in aumento, così si rischia il collasso

11 settembre 2015
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OLBIA. La campanella suona ma la melodia non cambia. Le scuole olbiesi rimangono stracariche: sono troppo poche rispetto al numero degli alunni. La città si trova però davanti a una prima svolta. Il Comune sta infatti portando a casa alcuni finanziamenti ministeriali e regionali che serviranno ad ampliare le strutture esistenti. Il sogno rimane comunque quello di costruire un istituto comprensivo nuovo di zecca, in zona Tannaule. E nel frattempo si sta sbloccando la situazione relativa alla costruzione della nuova Maria Rocca. Questo il motivo del ritardo: i soldi donati dai privati si sono rivelati insufficienti. Il progetto esecutivo è infatti risultato più costoso rispetto a quello preliminare. Quindi sono dovuti intervenire nuovi benefattori.

Scuole al collasso. Il Comune gestisce scuole dell’infanzia, elementari e medie. I primi studenti (quelli dell’Ettore Pais) sono tornati in classe ieri, gli altri lo faranno lunedì. «L’emergenza dell’edilizia scolastica rimane – spiega Giovanni Antonio Orunesu, assessore comunale alla Pubblica istruzione -. Le scuole sono poche e il numero degli studenti è alto. Così succede che molti alunni si ritrovano in scuole lontane da casa. Gli istituti sono ormai carichi, siamo vicini al collasso».

Lavori in via Vignola. Qualche buona notizia però c’è. A breve il Comune potrà infatti ampliare la scuola elementare di via Vignola. «Il Miur, tramite la Regione, ha finanziato l’ampliamento della struttura con la costruzione di 8 nuove aule. I lavori, che partiranno a breve, costeranno un milione di euro – continua Orunesu -. In più ci sono altri 900mila euro da destinare alle manutenzioni nei vari istituti. Questi lavori, però, cominceranno dopo giugno. Invece stiamo terminando alcuni interventi a Murta Maria».

Il sogno Tannaule. Lunedì mattina Giovanni Antonio Orunesu si recherà a Cagliari, negli uffici dell’assessorato all’Istruzione. La Regione sta infatti distribuendo diversi fondi da destinare all’edilizia scolastica. «Ancora non sappiamo quando ci spetterà – dice l’assessore -. Ma saranno fondi che utilizzeremo per l’ampliamento delle scuole. Se dovessimo ricevere abbastanza soldi, potremmo utilizzarne una parte per costruire un nuovo istituto in zona Tannaule. Il progetto è pronto da anni, sarebbe la svolta».

La nuova Maria Rocca. Nella scuola di via Como, chiusa dall’alluvione, il Comune ci trasferirà il suo archivio. La nuova Maria Rocca sorgerà invece in via Vicenza. I soldi sono stati ricavati da una maratona di solidarietà che ha impegnato Fondazione Banco di Sardegna, Tg La7 e Corriere della Sera. Ma i due milioni e 200mila euro raccolti non bastano a coprire tutti i costi. Così sono intervenuti con nuove donazioni (tra i 300 e i 400mila euro in tutto) il Banco di Sardegna (la banca) e anche Meridiana. I 90mila euro raccolti dalla Nuova Sardegna, inizialmente destinati all’aula di informatica, saranno invece utilizzati per completare la struttura. «La prossima settimana dovrebbe riunirsi la conferenza di servizi, si partirà a breve» assicura Orunesu. Nel frattempo le classi di Maria Rocca rimangono ospiti dell’istituto dei salesiani.

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