La Nuova Sardegna

Olbia

il dirigente del mossa

«Divieti? Da noi no, sono istituti diversi»

di Alessandro Pirina
«Divieti? Da noi no, sono istituti diversi»

OLBIA. Ogni scuola ha un regolamento, ma non tutte hanno un codice da seguire sull’abbigliamento o sugli accessori estetici. O perlomeno il riferimento al divieto di indossare piercing non ce l’ha...

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OLBIA. Ogni scuola ha un regolamento, ma non tutte hanno un codice da seguire sull’abbigliamento o sugli accessori estetici. O perlomeno il riferimento al divieto di indossare piercing non ce l’ha il liceo Lorenzo Mossa, la scuola superiore più numerosa di Olbia con circa 820 iscritti suddivisi tra lo scientifico e le scienze umane. «Certo, anche noi abbiamo un nostro regolamento, come lo hanno tutte le scuole – afferma il dirigente Gigi Antolini – ma nel nostro non è prevista nessuna clausola sul modo di vestirsi o sul divieto di indossare accessori. La scelta penso derivi dal tipo di scuola. All’istituto alberghiero, d’altro canto, è richiesto un certo decoro che magari nei licei o negli altri istituti tecnici è dato più per sottinteso. All’alberghiero gli studenti devono avere a che fare con il pubblico molto più che in altre scuole e questo forse giustifica il ricorso a quel divieto».

La mancanza del riferimento al modo di vestirsi non significa, però, che al liceo Mossa si possa indossare qualsiasi capo d’abbigliamento. Anzi. «Nella mia scuola non ho mai avvertito un problema piercing, non mi sono mai accorto se qualcuno ce l’ha o meno – dice ancora Antolini –, ma non nego di essere intervenuto qualche volta su abbigliamenti poco consoni alla scuola. Soprattutto quando arriva l’estate, verso la fine dell’anno scolastico, mi è capitato di avvicinarmi a uno studente e invitarlo a indossare bermuda meno corti. Ma nulla di più».

Sulla vicenda dell’alberghiero Antolini non può che schierarsi dalla parte della collega. Ma non si tratta di una scelta dettata dalla appartenenza alla stessa categoria. «Fabiola Martini non ha deciso da sola di allontanare il ragazzo, ma ha applicato il regolamento – afferma il numero uno del liceo Mossa –. Un documento che non viene emanato dal preside, ma dal collegio di istituto. La dirigente ne fa parte di diritto, ma al suo interno ci sono otto rappresentanti dei genitori, otto degli studenti e due del personale Ata. Tutti eletti. Ad Arzachena, dunque, a stabilire il divieto di piercing sono stati anche i genitori e gli studenti. La preside ha solo fatto rispettare una regola».

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