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Arzachena, non c'è pace per l'alberghiero: dal caso piercing al raid vandalico

L'istituto alberghiero di Arzachena
L'istituto alberghiero di Arzachena

Ignoti hanno inondato aule, dirigenza e corridoi con schiumogeni e polvere antincendio. Oggi niente lezioni

28 settembre 2015
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ARZACHENA. Non c'è pace per l'istituto alberghiero di Arzachena. Dopo le feroci polemiche sul piercing, nella notte tra sabato e domenica la scuola è finita nel mirino dei vandali che hanno indondato di schiumogeni e polvere antincendio le aule, gli uffici della dirigenza e i corridoi. Un raid che ha costretto il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda, a firmare l'ordinanza di sospensione delle lezioni per la giornata di oggi, 28 settembre. La scuola riaprirà regolarmente domani, 29 settembre.

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Nei giorni scorsi l'alberghiero è finito nell'occhio del ciclone per la vicenda dell'alunno allontanato da scuola per il piercing. Un caso che ha varcato i confini isolani, invadendo radio, siti e tv nazionali. Con l'opinione publbica spccata tra i sostenitori della preside Fabiola Martini, che, attenendosi al regolamento interno, aveva intimato allo studente di togliere l'orecchino per potere entrare a scuola, e il giovane, il 18enne olbiese Mattia Carbini, che non aveva voluto cedere al diktat ed era entrato urgualmente in aula, costringendo la dirigente a chiamare i carabinieri. Ma ai militari ha presentato un esposto contro la preside il padre del giovane, Antonello Carbini.

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