Caso Saremar, parlano i bambini: «Non licenziate i nostri papà»
Hanno dormito con le loro madri nell'aula consiliare e hanno riempito di messaggi i corridoi del Comune. Alle 12 il Consiglio e l'incontro con l'assessore Deiana
LA MADDALENA. Hanno dormito con le loro madri nell'aula consiliare occupata. E di mattina presto, prima di andare a scuola, hanno affisso alcuni cartelli nel corridoi del municipio per lanciare il loro messaggio, per esprimere la loro paura: <Se mio padre perderà il posto di lavoro, io sarò molto triste>. E ancora: "E' l'unico lavoro che abbiamo".
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Frasi che colpiscono il cuore e che rafforzano la protesta dei lavoratori Saremar, diventata ormai la ribellione di un'intera comunità alle lettere di licenziamento ricevute dai lavoratori. La reazione è stata forte: i marittimi hanno cominciato lo sciopero della fame e poi le loro mogli hanno deciso di trasferirsi nell'aula consiliare, con il pieno sostegno dell'amministrazione comunale.
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La giornata di oggi, 30 settembre, potrebbe essere quella della svolta. E' in programma il faccia a faccia con l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana che dovrebbe arrivare alla Maddalena attorno alle 12,30 e che ha già annunciato di dare "rassicurazioni sul futuro dei marittimi". Ma mezzora prima comincerà anche un consiglio comunale aperto, dedicato appunto all'emergenza della compagnia di navigazione Saremar.