La Nuova Sardegna

Olbia

Palau, via al nuovo vecchio Puc

di Serena Lullia
Palau, via al nuovo vecchio Puc

Sì della sola maggioranza, l’opposizione si astiene. Cuccu: non potevamo dire no, è il nostro Piano

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PALAU. L’aula dice sì al nuovo vecchio Puc. Un bisticcio linguistico solo in apparenza. La maggioranza guidata dal sindaco Francesco Pala ha approvato la prima adozione del Piano urbanistico ideato dalla giunta di Piero Cuccu nel 2012 e corretto in alcuni punti dalla Regione. Lo stesso voto di astensione della minoranza dell’ex sindaco va letto in questo modo. «Non potevamo votare contro una pianificazione che è nostra per l’80% – spiega Cuccu –. Gli interventi della giunta Pala sono stati pochi, ma peggiorativi».

Il taglio del volumi. Una delle indicazioni arrivate dalla Regione al Puc del 2012 era stato la sforbiciata dei metri cubi. Colpi di machete su 70mila metri cubi. «Se da un lato sono stato contento nell’apprendere di un ulteriore taglio delle volumetrie, dall’altro dico che è bene sapere dove la giunta Pala ha scelto di tagliare. Zona 167, alberghi e Cuconi».

Zona 167. Nel Puc adottato dal Consiglio le zone per le case di edilizia agevolata sono rimaste le stesse. Cinque: Villa Triste, Baragge, area della stazione, Capannaccia. «Nel nostro Puc avevamo stabilito che i terreni dei privati privati destinati alle case popolari dovessero essere utilizzati al 75% per la 167, per il 25% dai privati – spiega il capogruppo Cuccu –. Nel nuovo Piano questa percentuale diventa 50 e 50. Si sottraggono quindi volumi alle case popolari a vantaggio dei privati».

Hotel di lusso addio. Due gli alberghi previsti dalla giunta Cuccu nella pianificazione di lungo periodo. Uno alla Sciumara alta. Il privato otteneva le volumetrie ricettive ma in cambio avrebbe ceduto alcuni ettari di pregio ambientale, destinati a diventare parco pubblico. «La Regione dice che quei metri cubi previsti sono troppi – sottolinea Cuccu –. La maggioranza ha quindi deciso di ridurli e trasformarli in residenziale. 6mila metri cubi di nuove seconde case di cui Palau non ha proprio bisogno».

Il secondo albergo depennato dal Puc era stato previsto nell’area sotto il campo sportivo. In una zona estesa doveva sorgere un albergo stellato da 20mila metri cubi, una parte di residenziale e una parte di edilizia agevolata. «Ora, nella magia di questa rivisitazione del Puc, i volumi alberghieri sono stati cancellati – mette in evidenza l’ex sindaco – mentre sono stati mantenuti quelli residenziali. In più, l’area edificabile è stata estesa alla zona contigua in cui noi, con sindaco Sebastiano Pirredda, volevamo realizzare una zona 167. L’allora governatore Renato Soru e l’assessore all’Urbanistica Gian Valerio Sanna ce lo impedirono. Ritenevano che quell’area fosse troppo delicata dal punto di vista ambientale per mettere anche solo un mattone».

Cuconi. La zona urbana di Cuconi travestita da campagna, nel Puc della giunta Cuccu avrebbe dovuto beneficiare di nuove volumetrie. «Cuconi è una zona agricola solo sulla carta – rivela –. Pianeggiante sì, ma troppo frammentata per essere coltivata e con molte case. Un quartiere senza acqua nè fogne, quindi con dei problemi a cui noi avevamo cercato di trovare una soluzione. Davamo un premio volumetrico ai privati che in cambio avrebbero provveduto a realizzare reti idriche e fognarie. La giunta Pala ha spazzato via tutto».

Il porto che non c’è. Dalla pianificazione sparisce anche l’ampliamento del porto. «Progetto già oggetto di studio di fattibilità, conferenza di servizi, un finanziamento da 4milioni di euro – conclude Cuccu –. Riassumendo possiamo dire che il Puc adottato è all’80% nostro. Le 5 zone 167, il centro urbano, le zone agricole, l’area artigianale sono quelle della nostra pianificazione. La Regione aveva dato delle indicazioni per fare delle correzioni. la giunta Pala le ha interpretate tagliando i volumi delle case popolari e di due alberghi, cancellando il porto, assegnando nuovi volumi residenziali in zone F che noi, al contrario, avevamo lasciato intatte. Come Capo d’Orso e la Sciumara».

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