La Nuova Sardegna

Olbia

Tre giorni dedicati al gallurese

Tre giorni dedicati al gallurese

Un importante convegno in Corsica sui dialetti. Ricordata la figura di Falcucci

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TEMPIO. Un convegno internazionale di tre giorni, dal 28 al 30 ottobre, in Corsica per mettere a fuoco un tema di sicuro interesse per gli studiosi che si occupano di lingua e, soprattutto, di gallurese. Organizzata dall’Università di Corte, la tre giorni metterà sotto i riflettori l’opera di un intellettuale livornese di origini corse, Francesco Domenico Falcucci, autore, nella seconda metà dell’800, di studi linguistici considerati fondamentali anche per la conoscenza del gallurese e delle parlate del nord Sardegna. L’ateneo còrso ha deciso di dedicare un simposio allo studioso perché quest’anno ricorre il centenario del “Vocabolario dei dialetti, geografia e costumi della Corsica” dato alle stampe nel 1915 dall’Archivio Storico Sardo.

Il merito riconosciuto a Falcucci è quello di avere fedelmente registrato la situazione linguistica della Corsica verso la fine dell’800, conservandone la memoria e consentendone così lo studio. Alla tre giorni, che si terrà tra Corte e Rogliano, paese d’origine di Falcucci, parteciperanno specialisti di Università e Centri di ricerca di molti Paesi europei: Francia, Italia, Germania e Romania. Ci saranno anche esperti delle Università sarde, invitati per definire la trama delle possibili relazioni tra l'opera di Falcucci e quegli studi che chiamano in causa anche il sardo. Il rapporto tra Falcucci, intellettuale risorgimentale, amico di Tommaseo e Guerrazzi, e la Sardegna trova un ulteriore riscontro in una singolare circostanza biografica. Falcucci trascorse, infatti, il suo ultimo anno di vita in Anglona. Morì nel 1902 e dopo la morte, per un destino che accomuna molti ingegni, vennero date alle stampe le sue opere maggiori. (g.pu.)

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