Sui terreni agricoli 16 ville con piscina
Baja Sardinia, dodici persone denunciate dal corpo forestale per una lottizzazione abusiva realizzata a La Silvaredda
INVIATO A BAJA SARDINIA. Le indagini per contrastare l’abusivismo edilizio che dilaga nelle campagne galluresi proseguono incessantemente. L’ultima lottizzazione abusiva mascherata da insediamento rurale è stata scoperta, nei giorni corsi, dagli uomini del corpo forestale regionale e dagli investigatori del Nipaf sulle alture di La Silvaredda, a pochi chilometri da Baja Sardinia e dalle candide spiagge di L’Ea Bianca.
Qui, stando all’ispezione disposta dal sostituto procuratore della Repubblica di Tempio Angelo Beccu, è stata realizzata una mega struttura ricettiva diffusa sul territorio, pubblicizzata anche attraverso i siti Internet, che offre un soggiorno da favola in ville, piscine comprese, inserite perfettamente nell’ambiente circostante, caratterizzato dal granito e dalla macchia mediterranea. Case di campagna, almeno stando alle concessioni edilizie, che tutto sono – per le rifiniture, gli interni, infissi, arredi e la posizione – tranne che essere definite abitazioni destinate al ripopolamento delle campagne e per le quali sarebbe stata aggirata la legge urbanistica, ottenendo le licenze per realizzarle in zona E, a destinazione prettamente agricola.
Gli uomini del corpo forestale guidati dal direttore dell’ispettorato di Tempio Giancarlo Muntoni, hanno denunciato dodici persone per la mega lottizzazione abusiva e falso materiale, compreso il proprietario-costruttore delle ville e i suoi figli, ai quali avrebbe intestato diverse società dai nomi che richiamano la flora locale, oltre a diversi “agricoltori” che hanno acquistato le case con vista mare e che dell’uso di vanghe e picconi non hanno mai avuto grande dimistichezza.
Per dare una parvenza di zona coltivata è stato realizzato un orticello dove pomodori e zucchine non sono mai cresciuti e impiantato un mini frutteto con una decina di piante di fichi d’india. Delle sedici ville realizzate su un’area di oltre venti ettari frazionati in una quarantina di lotti diverse sono già state vendute, mentre altre verrebbero utilizzate come b&b, pubblicizzate su Internet. «La Villa La Silvaredda sfoggia una piscina all'aperto, un giardino e il parcheggio privato, un patio arredato, una zona giorno con caminetto, divano e TV LCD satellitare, e una cucina completamente attrezzata con lavastoviglie», recita al presentazione di un book fotografico mozzafiato. Di zappe e badili non se ne fa accenno. Nei prossimi giorni le indagini proseguono con l’accertamento di altri abusi edilizi in diverse zone della Gallura. «Proteggiamo le bellezze naturali dell’isola – ha spiegato ieri Giancarlo Muntoni, capo dell’ispettorato forestale di Tempio – seguendo le direttive di una ordinata pianificazione urbanistica e del corretto uso del territorio, con conseguente legittima repressione di qualsiasi intervento di tipo lottizzatorio non previamente assentito».
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