La Nuova Sardegna

Olbia

le vittime dell’alluvione

Un concerto per non dimenticare Francesco ed Enrico Mazzoccu

Un concerto per non dimenticare Francesco ed Enrico Mazzoccu

OLBIA. Un concerto per ricordare Francesco ed Enrico Mazzoccu, padre e figlio, morti durante la devastante alluvione del 2013 nella zona di Raica. Una manifestazione voluta anche per raccogliere dei...

28 ottobre 2015
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OLBIA. Un concerto per ricordare Francesco ed Enrico Mazzoccu, padre e figlio, morti durante la devastante alluvione del 2013 nella zona di Raica. Una manifestazione voluta anche per raccogliere dei fondi da devolvere alle associazioni «Noi genitori di tutti» e «Centro di aiuto per la vita». Tutto è andato in scena sabato 17 ottobre sul palco davanti alla chiesa di Cabu Abbas. E adesso Carolina Serreri, mamma e moglie di Enrico e Francesco, vuole ringraziare tutti coloro che hanno contribuito anche gratuitamente alla riuscita del concerto che ha richiamato tantissime persone. «Sono emozionata ma soprattutto grata per ciò che siamo riusciti a realizzare, nulla sarebbe stato possibile senza l’aiuto dei miei concittadini – dice Carolina Serreri -. Ringrazio il comitato di Cabu Abbas per averci dato lo spazio. Poi Manuel Spano del Centro Musica per aver fornito il service, Corrado Delitala e il suo staff e i gruppi che si sono esibiti: Jolly Roger, Five against one, I’ve lost my dummy e Circus Dementiae. Grazie anche allo staff dell’Hot summer di Sandro Piccione e agli amici che hanno lavorato alle griglie e al bar. Poi le persone che hanno donato i dolci, le macellerie, i panifici, le aziende, gli esercizi commerciali, i bar, le pizzerie e i ristoranti che ci hanno sostenuto». Carolina Serreri ci tiene a ringraziare proprio tutti: «Chi ha realizzato le locandine, Pubblisola service, Aerografica, studio grafico Marras, Mail service. E poi l’animazione per bambini Magic party, Meridiana e Geasar. Ma ringrazio anche le persone presenti. Erano tantissime. Grazie anche a Mauro Orrù per aver dedicato il suo tempo e la sua professionalità. Poi un pensiero ai miei genitori, ai miei suoceri, ai miei fratelli, cognati, cugini, zii, amici e amiche che non mi abbandonano mai: voglio un bene dell’anima a tutti voi».

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