La Nuova Sardegna

Olbia

Comune, Chiesa e Caritas insieme contro le povertà

di Angelo Mavuli
Comune, Chiesa e Caritas insieme contro le povertà

Un’azione sinergica per alleviare disagio e problemi economici di molte famiglie «Situazione drammatica. Si distribuiscono in città 500 pacchi di viveri al mese»

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TEMPIO. Misericordia, Sinergia, Intelligenza. Sono le basi sulle quali, si sta combattendo a Tempio e in tutta la Gallura la battaglia contro le povertà. «Una battaglia durissima - afferma don Antonio Tamponi, parroco della Cattedrale di Tempio e vicario episcopale per la carità, gli affari giuridici ed economici della diocesi -, che vede operare assieme con misericordia intelligenza e in sinergia, la Chiesa, la Caritas e le Istituzioni».

Azione unitaria. Una vera e propria task force che, capeggiata, da una parte da Monsignor Sanguinetti, vescovo della diocesi e dall’altra da Andrea Biancareddu, sindaco della città, forse per la prima volta, in piena unità di intenti, sta mettendo in atto una poderosa azione per lenire le sofferenze derivanti da una povertà sempre più acuta, nonostante gli annunci della ripresa, che sul territorio, ancora non si vede.

Un milione di euro. E che la povertà sia particolarmente grave per molte famiglie lo dicono alcuni dati che, sempre don Antonio Tamponi, non ha difficoltà a divulgare, così, come molto spesso, fa dall’altare. «Le cifre - dice - sono ballerine e non sempre, nel nostro caso, due più due equivale a quattro. L’esempio più eclatante arriva dai pacchi mensili che le Caritas parrocchiali, che non finirò mai di ringraziare assieme ai volontari e ai benefattori, preparano per chi ha necessità. Si parte con la preparazione di 160/ 170 pacchi viveri. Gli stessi a fine mese lievitano sino ad arrivare anche a 400/450». Per quest’anno, don Antonio Tamponi, prevede, in carità, una spesa finale di circa un milione di euro.

Povertà estreme. Anche l’amministrazione comunale, il cui sindaco per la prima volta ha partecipato a una riunione operativa della Caritas presieduta da suor Luigia Leoni, responsabile della Caritas Diocesana, recentemente ha adottato una serie di provvedimenti per le cosìddette povertà estreme che prevedono interventi per nuclei familiari, anziani soli non autosufficienti e persone sole. «La situazione - afferma Andrea Biancareddu -, è drammatica. In 25 anni di politica non avevo mai riscontrato un così alto numero di povertà estreme. Per tale motivo, in sintonia con tutti gli altri assessorati, abbiamo deciso di non togliere niente alla somme destinate al sociale».

Battaglia impari. Gli fa eco Alessandra Amic, assessore ai Servizi sociali, che come avvocato è pur avvezza a trattare casi di disagio e povertà. «Tutti i giorni mi trovo ad affrontare casi di povertà resa ancor più difficile da particolari situazioni strutturali. Una battaglia impari che fortunatamente ci trova in perfetta sinergia con la Chiesa e con la Caritas», dice annunciando per la prossima settimana un nuovo incontro tra Comune e responsabili Caritas.

Nuove Strutture. Da don Tamponi arrivano però anche segnali di grande speranza legati alla prossima realizzazione a Olbia della “Citta della Carità”, voluta dal Vescovo, della Casa della Carità e dell’Emporio della Carità a Tempio, tutte governate e dirette dal Centro di ascolto diocesano, recentemente inaugurato in città.

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