La Nuova Sardegna

Olbia

Migranti bloccano la strada per protesta

di Sebastiano Depperu
Migranti bloccano la strada per protesta

Trinità d’Agultu, una decina di cittadini libici e sudanesi arrivati due giorni fa a Paduledda chiedono di andare via dall’isola

18 giugno 2016
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D’AGULTU. Sognavano la Germania e la Francia e, invece, sono finiti a Paduledda (frazione di Trinità d’Agultu e Vignola). Per questo motivo, ieri, intorno a mezzogiorno, una decina di migranti, tutti uomini, hanno protestato in modo pacifico, sdraiandosi a terra e bloccando il traffico per ore, nella via principale della borgata. La viabilità è tornata alla normalità solo dopo le tre del pomeriggio. Anche se le trattative con i migranti per farli tranquillizzare sono durate diverso tempo. Nel tardo pomeriggio, il gruppo è stato portato in un’altra struttura, sempre in Gallura. Per far cessare la proteste sono scese in campo le forze dell’ordine, un mediatore culturale e il sindaco Giampiero Carta con diversi consiglieri. I migranti sono ospitati in un residence nella frazione di Paduledda. «Vogliamo andare in Germania o in Francia – ha detto qualcuno di loro – non possiamo stare qui». Per questo motivo, alcuni di loro hanno la necessità di partire e raggiungere Genova, Roma o Ventimiglia. Anime in fuga dalle loro terre maledette. Sono libici e sudanesi. Scappano e cercano la Germania o la Francia: qualcuno ha detto loro che in quell’angolo di Europa si sta bene, non in Italia. E, dunque, a Trinità d’Agultu non ci vogliono stare. Sono arrivati qualche sera fa. Prima di loro, dieci giorni fa, nella stessa struttura, erano già stati sistemati 43 migranti che si sono aggiunti ad altri che c’erano già da tempo: un numero elevato in proporzione al numero degli abitanti della piccola frazione di Trinità. Che dicono di avere paura. Qualche giorno fa, infatti, nel centro sociale, c’è stata una riunione per parlare della presenza dei migranti. «Eravamo oltre duecento – dice un abitante di Paduledda che ieri era lì quando la strada è stata bloccata – Devo dire la verità, che abbiamo un po’ paura. Tra poco saranno più di noi. Sono troppi e non sappiamo che persone siano. Come tutti noi, c’è chi ha un animo nobile e chi no. Riteniamo che questa situazione provochi un danno al nostro territorio, il turismo ne risente. Non possiamo permettercelo di questi tempi». I migranti che, ieri, hanno protestato a Paduledda, sono arrivati in Sardegna, qualche giorno fa, ad Olbia a bordo di Md 82 della Bulgarian Air, proveniente da Genova.

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