La Nuova Sardegna

Olbia

Tregua per le bancarelle, il piano la prossima estate

di Dario Budroni
Tregua per le bancarelle, il piano la prossima estate

Incontro chiarificatore tra il sindaco Nizzi e la presidente dell’associazione Archè Disponibilità a discutere la nuova veste del centro e del mercatino di via Umberto

06 luglio 2016
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OLBIA. La crisi è durata solo pochi giorni. Giusto il tempo di pianificare un piccolo faccia a faccia per chiarire idee e posizioni. Il sindaco Settimo Nizzi ha appena incontrato Antonietta Cossu, la presidente dell'associazione Archè, che da anni organizza il mercatino estivo lungo via Principe Umberto. Il succo del colloquio è questo: al momento le bancarelle rimarranno al loro posto sul lungomare, ma dal prossimo anno l'intero sistema del centro storico sarà rivisto e riorganizzato. La scorsa settimana Nizzi aveva espresso non pochi dubbi sui gazebo schierati lungo via Principe Umberto. Per il primo cittadino le bancarelle, così sistemate, non rappresentano il massimo del decoro.

Il sindaco. Settimo Nizzi non impazzisce per i gazebo sul lungomare. Preferirebbe posizionare le bancarelle in più punti del centro storico e dedicare via Principe Umberto per altre iniziative. Un modo anche per valorizzare villa Tamponi e il suo muro. Comunque il sindaco si dice aperto al dialogo e soddisfatto dell'incontro con Antonietta Cossu. «Certo, voglio parlare e pianificare il futuro con tutti gli operatori – commenta il sindaco –. L'obiettivo è di inquadrare le bancarelle in un progetto di riorganizzazione generale del centro storico. Lavoreremo per individuare un punto in comune». Ovvio che per il momento il centro non cambierà fisionomia. «Naturalmente per questa estate non se ne farà nulla – spiega il sindaco –. Se fossimo arrivati qualche mese prima saremmo potuti partire da subito con la riorganizzazione. Quindi utilizzeremo questi mesi per confrontarci su idee e proposte».

Gli ambulanti. La presidente dell'associazione Archè, Antonietta Cossu, ha voluto incontrare il sindaco per vederci chiaro e per difendere il mercatino e gli operatori, che tra l'altro pagano il suolo pubblico all'Autorità portuale e non al Comune, visto che via Principe Umberto ricade in zona demaniale. «Il sindaco ci ha rassicurati e si è detto pronto al dialogo – spiega la Cossu – . Ha riconosciuto la nostra importanza e anche il fatto che le nostre bancarelle funzionano da richiamo. Comunque pure noi siamo pronti a discutere e lavorare insieme per ripensare il centro storico. Il confronto fa sicuramente bene».

La presidente dell'associazione Arché, che oltre al mercatino estivo organizza anche altre manifestazioni culturali, però rimane convinta che via Principe Umberto sia il luogo ideale per ospitare il mercatino: «L'area è ottima per diversi motivi. Per esempio tantissimi turisti di passaggio si fermano nel centro proprio perché vedono il nostro mercatino».

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