Droga, corriere torinese fermato al Costa Smeralda
Aveva ingerito 12 ovuli di hascisc. I carabinieri erano sulle sue tracce da tempo Il gip del tribunale di Tempio ieri ha concesso al giovane gli arresti domiciliari
OLBIA. I carabinieri erano sulle sue tracce da tempo. Addirittura lo stavano aspettando, così quando è arrivato all’aeroporto di Olbia con il suo carico di ovuli di droga è scattata la trappola che l’ha portato prima in camera di sicurezza a Tempio e poi agli arresti domiciliari. Tutto è avvenuto la scorsa notte: il corriere ovulatore Marco Billia, torinese, classe 1977, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Santa Teresa di Gallura al suo arrivo all’aeroporto Costa Smeralda.
Dopo una prima sommaria perquisizione, risultata negativa, i carabinieri hanno accompagnato l'uomo all’ospedale Giovanni Paolo II per sottoporlo a una ispezione radiografica. L'esame ha permesso ai militari di accertare la presenza, nel corpo dell'uomo, di 12 ovuli rettali, che, una volta espulsi, sono risultati contenere 120 grammi di hashish, droga destinata allo spaccio verosimilmente in Gallura. Nella zona di Santa Teresa, ad esempio, dove il giovane era conosciuto e seguito con attenzione dagli stessi carabinieri che poi l’hanno arrestato. La sua attività di corriere, insomma, era quanto meno sospettata.
Il sostituto procuratore di turno, a Tempio, ha disposto il sequestro dei corpi di reato rinvenuti e la detenzione del corriere torinese, in stato di arresto, nella camera di sicurezza della compagnia carabinieri di Tempio. Ieri, dopo l’udienza di convalida del fermo, il gip del tribunale di Tempio ha adottato nei confronti di Marco Billia la misura cautelare degli arresti domiciliari. (a.m.)
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