La Nuova Sardegna

Olbia

“Il prete che vorrei”, concorso a scuola

“Il prete che vorrei”, concorso a scuola

L’iniziativa, promossa dalla Diocesi, coinvolgerà gli studenti galluresi delle primarie e secondarie

12 gennaio 2017
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TEMPIO. Ha un titolo accattivante ("Il prete che vorrei") e ha in sé qualcosa di particolarmente arguto il concorso scolastico che nei prossimi mesi coinvolgerà gli studenti della Gallura, dalla primaria ai due gradi della secondaria. Promosso dal Seminario, Ufficio Catechistico e Ufficio Scuola della diocesi, il concorso persegue diverse finalità. La prima è quella di dare valore a una particolare ricorrenza, visto che l’inaugurazione dell’attuale sede del Seminario diocesano avvenne nel 1966, e, quindi, una cinquantina di anni fa. Allora al servizio della Chiesa operavano figure di sacerdoti che, inevitabilmente, a causa dei cambiamenti intervenuti, non possono oggi essere più le stesse, e non solo per comprensibili ragioni anagrafiche. Ma più che per capire come sia cambiata questa figura, il concorso mira a definire quello che potrebbe essere l’identikit del prete ideale secondo i giovani. A questo proposito il bando è chiaro, indicando come obiettivo quello di “suscitare tra gli alunni e gli studenti un’osservazione di tipo religioso, culturale e sociale sulla figura del sacerdote cattolico, esprimendo in merito considerazioni, desideri e spunti di riflessione”. Due le date da rispettare rigorosamente: il 15 febbraio per l’iscrizione al concorso, alla quale dovrà provvedere l’insegnante di religione della scuola; e il 12 aprile per la consegna degli elaborati che dovranno essere prodotti solo attraverso la forma di un testo scritto. Ci sono poi delle norme formali da seguire: il testo deve essere contenuto entro le 3600 battute per un massimo di due cartelle dattiloscritte. I nomi dei vincitori, che potrebbero aggiudicarsi dei premi in denaro, si conosceranno il giorno della premiazione, in presenza del vescovo, prevista in occasione della cerimonia di chiusura dell’anno seminaristico. Tutti gli elaborati saranno sottoposti al vaglio di una giuria costituita da esperti. È probabile che gli elaborati migliori possano finire in una bella pubblicazione. Ulteriore incentivo per gli studenti dei centri della diocesi per valutare attentamente i tanti vantaggi di una loro possibile partecipazione al concorso. (g.pu.)

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