La Nuova Sardegna

Olbia

A Isticadeddu si rinnova la tradizione del Fogarone

A Isticadeddu si rinnova la tradizione del Fogarone

Prende il via domani la due giorni di festa in onore di Sant’Antonio Abate Il programma culminerà con l’accensione del grande falò nel campo sportivo

20 gennaio 2017
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OLBIA. Il cumulo di frasche e legna è pronto. Lo hanno posizionato nel bel mezzo del campo sportivo alle spalle della scuola media. Domenica sarà dato alle fiamme mentre tutto attorno si consumeranno dolci e vino. La festa di Sant’Antonio Abate, ormai giunta alla settima edizione, si terrà come sempre nel quartiere di Isticadeddu. L’hanno organizzata il comitato dei festeggiamenti, presieduto da Antioco Tilocca, e la parrocchia di San Michele Arcangelo, guidata dal parroco don Theron Casula. La festa comincerà domani e terminerà domenica sera con l’accensione de «Su fogarone».

Una festa nuova. Si tratta di una ricorrenza ormai particolarmente sentita in città. A idearla, nel gennaio del 2011, un gruppo di olbiesi d’adozione, persone provenienti dalle zone più interne della Sardegna, dove la tradizione del fuoco di Sant’Antonio è ben più radicata. Nel giro di pochi anni, però, la festa di Isticadeddu è riuscita a coinvolgere tutta la comunità senza troppe distinzioni. In fin dei conti, in un lontano passato anche Olbia ha avuto una chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate, che si trovava dove ora sorge il municipio, accanto a un’altra chiesa invece dedicata alla Madonna del mare.

Il programma. La festa prenderà il via domani alle 14 al campo sportivo di Isticadeddu con la terza gara podistica “Correre per il fuoco” e con la finale del torneo di calcio. Alle 17.30 in piazza Etna il raduno delle bandiere votive e l’insediamento del nuovo priore, della famiglia Marras-Tilocca, per la comunità di Burgos. Domenica alle 10 la messa solenne nella nuova chiesa di San Michele Arcangelo, celebrata dal vescovo Sebastiano Sanguinetti e accompagnata dal coro Sos Astores di Golfo Aranci. Subito dopo, la benedizione degli animali domestici. Alle 15 caffè a casa del priore, in via dei Pini, e alle 17 la processione con partenza dalla chiesa di Sant’Antonio da Padova e arrivo a Isticadeddu, con il simulacro trasportato dal tradizionale carro a buoi. Infine alle 17.40 l’accensione del fuoco e il rinfresco a base di dolci e vino.

La remata. La festa di Sant’Antonio Abate in realtà è cominciata domenica scorsa con la seconda remata d’inverno “Trofeo Conad”, nell’insenatura di via Redipuglia, organizzata in collaborazione con la Lega navale di Olbia e la Marina della Sacra Famiglia. Dodici le squadre che si sono affrontate sotto la pioggia e davanti al presidente nazionale della Lega navale Romano Sauro e alla presidente regionale Ingrid Crabuzza. A vincere l’equipaggio degli operatori marittimi e a seguire geometri, elettrici, professori, comunali, personale sanitario, istruttori palestra, mamme, gruppo misto, vogabondi, veterinari e call center. (d.b.)

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