Maxi bollette, partono gli insulti
Acqua e proteste: i carabinieri negli uffici di Adiconsum per calmare un utente
OLBIA. Sono dovuti intervenire i carabinieri, ieri pomeriggio, nell’ufficio di Adiconsum, in via Cimabue. E dopo una lunga opera di convicimento, sono riusciti a calmare un cittadino esasperato che aveva perso il controllo e che si scagliava verbalmente contro Antonella Meloni, responsabile gallurese dell’associazione, affinchè risolvesse subito la sua pratica. E’ uno dei tanti casi in attesa di conciliazione dopo l’arrivo di una maxi bolletta di Abbanoa.
«Il cittadino si è presentato nei nostri uffici fuori di sé. E’ da un anno e mezzo che aspetta la conciliazione, ma noi non possiamo farci nulla - ha spiegato la Meloni -. La richiesta l’abbiamo regolarmente presentata, ma Abbanoa, per questa situazione, non ha ancora convocato l’associazione».
Antonella Meloni è stata costretta a chiedere l’intervento dei militari perché non riusciva in alcun modo a calmare l’utente. «Ho anche chiamato al telefono la moglie - ha raccontato Antonella Meloni - perché la pratica risulta intestata a lei, nonostante si fosse presentato lui a protestare. E anche alla donna ho cercato di spiegare che Adiconsum, in questa fase, non può intervenire proprio perché ha già fatto la sua parte un anno e mezzo fa. Il problema vero è che queste reazioni sono il risultato di una situazione che non è più sostenibile. Non si possono lasciare i cittadini così, senza risposte. Abbanoa a questo punto deve accelerare i tempi e convocare le associazioni per tutte le richieste di conciliazione che sono ancora in stand by da troppo tempo. I cittadini, se sono disposti a conciliare, e questo vorrei rimarcarlo, sono assolutamente disposti a pagare. Ma il giusto. E non cifre assurde, spesso legate a perdite idriche».