La Nuova Sardegna

Olbia

Turismo, mai una stagione così lunga

di Guido Piga
Turismo, mai una stagione così lunga

Aprile, maggio e ottobre con un boom di voli: offerti 158mila posti in più. Morandi: «Sarà la migliore annata della storia»

16 febbraio 2017
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OLBIA. La moda primavera-estate del 2017, in Gallura, è fatta di due cose: scarpe da tennis e trolley. Le prime devono indossarle quelli che dal turismo vivono: ci sarà da correre, da subito e per molti mesi, come mai prima era successo. I secondi possono prepararli quelli che vivono per il turismo: mai così tanti voli (in uscita) in bassa stagione, con frequenze da tre-quattro giorni .

La bella stagione non era mai stata così bella, da queste parti. Lo dice l’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello, illustrando ieri in aeroporto i voli da Olbia: 90 rotte, di cui 58 internazionali, 12 nuove, e le stime che indicano in 2,8 milioni i passeggeri alla fine dell’anno, 300 mila in più rispetto al 2017. Lo conferma, dati alla mano, l’assessore regionale al Turismo, Francesco Morandi: «Sarà la migliore stagione della storia della Sardegna».

Ma ciò che emerge dalla parole di Pippobello, e di Mario Garau, capo dello sviluppo delle rotte per Geasar, è che l’allungamento della stagione - la chimera a lungo inseguita - è stato centrato: le compagnie aeree dell’aeroporto olbiese offriranno 300 mila posti in più rispetto al 2016 e ben 158 mila di questi saranno spalmati fra aprile, maggio e ottobre. I mesi di spalla avranno dunque (potenzialmente) la possibilità di avere oltre il 50% in più di turisti. Aprile e maggio avranno il 27% di sedili (da occupare) in più, giugno e settembre il 13%, ottobre il 17%. Agosto, per dare un’idea, avrà l’1% di posti i meno: q uel mese è saturo e lo sarà fino a quando l’aeroporto non potrà essere ingrandito.

Questo dicono le prenotazioni. Non mancherà molto perché ci sia la verifica, sul campo. A fine marzo partiranno numerosi voli, in larga parte internazionali, e saluteranno Olbia solo alla fine di ottobre. Amsterdam di easyJet (due volte alla settimana ad aprile), Barcellona di Vueling (due volte), Berlino di easyJet (quattro), Dusseldorf di Eurowings (cinque), Dusseldorf di Air Berlin (quattro), Ginevra di easyJet (cinque), Londra Gatwick di easyJet (sette), Parigi Orly di easyJet (due), Monaco di Eurowings (tre), Monaco di Air Berlin (due), Stoccarda di Eurowings (cinque), Zurigo di Edelweiss (due).

Il mercato più importante, Italia esclusa, è quello tedesco (ha il 30%), ma in forte crescita ci saranno quello britannico (offrirà quasi 59 mila posti in più per il 2017) e quello francese (oltre 36 mila posti in più). easyJet si consolida come la compagnia di riferimento per l’estero, seguita da Eurowings (nove rotte, tutte dall’aerea Germania-Austria, compresa l’ultimissimo colpo di Salisburgo). Ma anche Meridiana, lungo i sette mesi caldi, dirà la sua: tra Venezia, Malpensa e Verona offrirà 61 mila posti in aggiunta a quelli del 2016.

Compagnie ed aeroporto - la scelta di allungare la stagione è stata condivisa, dopo due-tre anni di colloqui - hanno fatto quello che dovevano. Ora toccherà alla Gallura come sistema di accoglienza e intrattenimento. Gli operatori turistici stanno correndo per farsi trovare pronti, e per tenere alto lo standard dei servizi per lunghi mesi: servirà molta flessibilità, serviranno molti lavoratori.

Un boom a catena, di cui godrà chi, in Gallura, può permettersi di viaggiare. «Avere voli in bassa stagione, con più frequenze, non solo attira più turisti - dice Pippobello - ma dà la possibilità ai sardi di volare per tre-quattro giorni». Avere bei numeri in uscita è il segreto per chiedere poi alle compagnie di volare a Olbia anche d’inverno, la seconda scommessa da vincere dopo quella dell’allungamento, un traguardo raggiunto ma, niente illusioni, da difendere.

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