La Nuova Sardegna

Olbia

Volontari nella Rsa? «Sarebbe un sogno»

di Tiziana Simula
Volontari nella Rsa? «Sarebbe un sogno»

Desole (Pd) rilancia l’idea della cittadella delle associazioni Tanti consensi tra gli operatori: un aiuto per chi non ha sede

19 febbraio 2017
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OLBIA. Ora che il Comune ha pubblicato il bando per l’affitto del palazzone della Rsa, chiuso dopo il trasferimento dei pazienti in altre strutture della Gallura, Patrizia Desole, consigliere comunale del Pd oltre che presidente dell’Associazione antiviolenza Prospettiva donna, rilancia con forza la sua idea: quella di creare nel grande stabile di via Tavolara, una cittadella del volontariato. Idea avvalorata dalla destinazione d’uso prevista nel bando che salva il mantenimento del servizio di Rsa nel territorio: si specifica con chiarezza che la destinazione comprende le Rsa, le case protette, le residenze assistite, i centri diurni e ogni altro tipo di accoglienza residenziale transitoria. La sua destinazione dunque risulta vincolata alle finalità sociali. Il problema è il canone di locazione a base d’asta che parte da 300 mila euro l’anno, 25 mila euro al mese. «La mia preoccupazione è che un solo soggetto non possa riuscire a pagare un affitto così alto – spiega Patrizia Desole – Ecco perché ritengo che sia necessario sedersi attorno a un tavolo di concertazione che veda la partecipazione delle associazioni e degli enti pubblici e privati per dare vita a una cittadella del volontariato aprendo anche una contrattazione con l’Inail, proprietaria dello stabile. Le associazioni svolgono compiti e servizi fondamentali per la collettività, nel palazzone troverebbero gli spazi di cui necessitano, ma da sole non hanno la forza economica. Serve il sostegno e il concorso di enti come Comune, Regione, Asl e Cipnes, con i quali mettere in piedi il progetto». La cittadella del volontariato darebbe “casa” a tante associazioni, sfruttando i grandi spazi presenti e scongiurando un eventuale abbandono dello stabile, visto anche il costo dell’affitto. «È un’idea stupenda – commenta Ginetto Mattana, di Libere energie – Per noi che non abbiamo una sede sarebbe bellissimo: consentirebbe di offrire uno spazio ai senzatetto dove svolgere attività anziché stare per strada quando vanno via dal dormitorio».

«Noi la sede ce l’abbiamo – dice Aly Cissè, presidente del Labint – ma stare tutti insieme sarebbe importante per poter coordinare le attività».

«È un sogno che l’Auser ha da tempo, ne abbiamo anche parlato col sindaco Nizzi indicando però un’altra struttura, l’ex tribunale di Olbia – aggiunge Daniela Selis, presidente dell’Auser – A prescindere dallo stabile, condivido in pieno l’idea di creare una cittadella del volontariato, creando un punto di riferimento per i cittadini e agevolando la collaborazione tra le associazioni».

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