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L’Aidap: «La nomina di Cossu a direttore è illegittima»

L’Aidap: «La nomina di Cossu a direttore è illegittima»

LA MADDALENA. La nomina del dirigente all’Urbanistica Gian Nicola Cossu a direttore a scavalco del Parco non convince l’Aidap, l’associazione italiano dei direttori dei parchi. «La notizia ai più...

22 febbraio 2017
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LA MADDALENA. La nomina del dirigente all’Urbanistica Gian Nicola Cossu a direttore a scavalco del Parco non convince l’Aidap, l’associazione italiano dei direttori dei parchi. «La notizia ai più potrebbe apparire normale e positiva per un Parco che sta passando momenti di forte incertezza a seguito del commissariamento – si legge in una nota dell’Aidap –. Questa notizia per noi è assolutamente grave e lancia un forte allarme per il sistema nazionale delle aree protette e per il Parcoin particolare. Senza nemmeno attendere la modifica della legge sulle procedure di nomina dei direttori di parco nazionale il commissario, cui forse spetterebbe una gestione non troppo politica dell’ente in questa fase di transizione, inaugura una inquietante prassi, in evidente violazione delle leggi vigenti». L’Aidap ribadisce di non aver alcun pregiudizio sul dirigente comunale Cossu « del quale peraltro non è reperibile il curriculum né sul sito del Comune dove sarebbe obbligatorio, né sul web in generale – prosegue la nota –. Non risulta però che Cossu abbia esperienza nella gestione delle aree protette e tantomeno risulta iscritto all’Albo nazionale degli idonei alla professione di direttore di Parco, a oggi requisito essenziale per svolgere tale ruolo. La collaborazione tra Comune e Parco, che certamente riveste importanza strategica, può benissimo essere perseguita anche da un bravo direttore nominato nel rispetto delle leggi vigenti. Già nei mesi scorsi già aveva diffidato il Parco nazionale affinchè procedesse con cautela alla nomina del nuovo direttore vista la procedura in corso con cui finalmente il ministero ha avviato l’aggiornamento dell’albo. Raccomandiamo di nuovo al commissario di voler immediatamente annullare in autotutela gli atti che avesse già adottato e che non risultano ancora pubblicati all’albo pretorio; atti che il Ministero, quale organo vigilante, non potrebbe del resto che annullare in quanto assunti in palese violazione della legge».

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