La Nuova Sardegna

Olbia

Clea, i licenziamenti passano da 139 a 66

di Serena Lullia

Il gruppo Iervolino ha ridotto della metà l’ipotesi di taglio dei dipendenti. Ma i sindacati non cedono

27 febbraio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La lama dei licenziamenti resta affilata, ma il gruppo Iervolino dimezza le teste da tagliare. Da 139 a 66. Per i dipendenti della lavanderia industriale Clea il futuro resta una incognita. I sindacati, Cgil e Cisl, non intendono accettare i licenziamenti, anche se sono diventati la metà di quelli ipotizzati all’ inizio di gennaio. E sulle trattative dal passo lento pesa la scadenza di aprile, quando la procedura di licenziamento sarà completata. Significa quindi che sindacati e azienda hanno un mese per decidere il futuro dei lavoratori.

Nuovo vertice. Questa settimana, sempre nella sede della Confindustria, è in programma un nuovo faccia a faccia tra i sindacati e l’azienda Clea, rappresentata negli incontri dai consulenti. Sono stati proprio loro a ipotizzare la nascita di una nuova società, una Clea 2.

Clea 2. La Clea è sommersa dai debiti. Il più pesante è quello con la Assl di Nuoro. 4 milioni di euro che il gruppo Iervolino deve all’azienda socio sanitaria per aver ricevuto pagamenti superiori al servizio reso. Iervolino ha presentato ricorso e spera in un ribaltamento della decisione a lui sfavorevole. I milioni di euro di debito con lo Stato per imposte non pagate, sono invece stati rateizzati. Ma la Clea dalla scorsa estate, proprio per colpa del super rosso nel bilancio, non può partecipare alle gare di appalto nè stipulare nuovi contratti perché in liquidazione. Da qui l’ipotesi di creare una seconda società, operazione che richiede una base economica di partenza di 2 milioni di euro. Con la nuova azienda Iervolino potrebbe ritornare sul mercato e cercare di conquistare nuove commesse. Anche se la concorrenza è spietata. Nel caso di appalti pubblici alle gare partecipano le aziende di tutta Italia, motivo per cui le lavanderie industriali sarde si sono consorziate. La nascita della Clea 2 potrebbe servire per assumere una parte dei dipendenti Clea, ma l’operazione non cancella i debiti e l’obbligo di pagarli.

Poco tempo. I sindacati, la Filctem Cgil rappresentata dal segretario provinciale Marino Bussu e la Femca Cisl con Luca Velluto continuano a chiedere garanzie peri lavoratori. L’eventuale licenziamento prevede il rispetto dei parametri di legge. Anzianità, figli a carico. I sindacati chiedono contratti a tempo, tra 6 e 8 mesi, per garantire ai dipendenti l’indennità di disoccupazione della Naspi. (se.lu.)

In Primo Piano

Video

Stefano Cherchi addio: a Sassari l'applauso della folla commossa per il fantino morto in Australia

Le nostre iniziative