BODY BUILDING
Franco Brandanu è campione europeo
OLBIA. Ha sfoggiato i suoi muscoli lucidi ed è diventato campione europeo. Franco Brandanu, olbiese classe 1964, ha battuto la concorrenza grazie al suo fisico bestiale. Per mesi si è allenato...
30 maggio 2017
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OLBIA. Ha sfoggiato i suoi muscoli lucidi ed è diventato campione europeo. Franco Brandanu, olbiese classe 1964, ha battuto la concorrenza grazie al suo fisico bestiale. Per mesi si è allenato duramente e si è sottoposto a una dieta decisamente ferrea. E qualche settimana fa, a Barcellona, ha trionfato agli europei di body building. Innanzitutto ha centrato in pieno il primo posto nella categoria over 50 master classic. Poi ha anche vinto l’Assoluto: in altre parole ha avuto la meglio su vincitori delle categorie over 40 e 45. «Mi trovavo in splendida forma, dopo 8 lunghi mesi di preparazione – racconta Franco Brandanu -. Comunque io mi sono sempre allenato. Ho giocato a calcio, ho fatto arti marziali, boxe. E con la palestra ho cominciato per aumentare la massa muscolare». Tutto questo fino a scolpire il corpo in maniera perfetta per il body building. Negli ultimi anni, per esempio, Franco Brandanu, che lavora alla Geasar come capo squadra in rampa, si è due volte laureato campione italiano Ifbb, mentre agli europei aveva ottenuto la medaglia d’argento, quest’anno messa da parte per lasciar posto a quella d’oro. «È la mia grande passione. E per questo devo ringraziare mia moglie Luciana, anche lei una sportiva, e i miei figli Davide ed Elisa, che mi trasmettono sempre molta forza – continua Brandanu -. Poi un grazie va ai miei amici, ai miei sponsor, alla Geasar e naturalmente alla Shardana K1, palestra in cui mi alleno». Franco Brandanu, 1 metro e 70 per 70 chili e parte della nazionale italiana, dopo la vittoria europea non vuole di certo fermarsi. Continuerà a darci dentro con i pesi e con la dieta perché a novembre, in Romania, ci sono i mondiali di body building. «Farò di tutto per fare bella figura anche ai mondiali – conclude Brandanu -. Spero che dal Comune arrivi però una mano». (d.b.)