La Nuova Sardegna

Olbia

I cittadini di Isticadeddu in aula,  il Consiglio comunale li ignora 

I cittadini di Isticadeddu in aula,  il Consiglio comunale li ignora 

Attendevano risposte alle interrogazioni sui lavori nel ponte, ma l’argomento non era in discussione  Sì al regolamento degli impianti sportivi all’unanimità, tra le polemiche quello sui tagli stradali

08 giugno 2017
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OLBIA. Sono arrivati puntuali alle 16,30 e si sono seduti nello spazio dedicato al pubblico. Speravano che il Consiglio comunale discutesse le interrogazioni sul ponte delle beffe. Ma i cittadini di Isticadeddu sono rimasti delusi. Non solo in aula il sindaco Settimo Nizzi non c’era, prassi ormai consolidata. Ma all’ordine del giorno la discussione sui lavori sul ponte che doveva essere aperto a dicembre dello scorso anno non era stata nemmeno inserita. Eppure il regolamento impone la discussione delle interrogazioni. «Grazie davvero – ha urlato una residente di Isticadeddu all’aula andando via – . A voi di Isticadeddu non interessa proprio nulla. Complimenti, davvero una bella figura. Arrivederci». «Grazie a lei, arrivederci», è stata la risposta arrivata dalla maggioranza. Un imbarazzante siparietto arrivato mentre il Consiglio discuteva delle nuove regole degli impianti sportivi.

Regolamento impianti sportivi. La prima versione era arrivato in aula alla fine dello scorso anno. Le modifiche riguardano la priorità di scelta nell’affidamento delle strutture. Non più scuole e associazioni, ma scuole e federazioni sportive. C’è poi l’obbligo di allegare alla domanda una polizza assicurativa. «Un regolamento che mette fine all’anarchia – commenta l’assessore allo Sport Silvana Pinducciu –. Un provvedimento che avevamo tanto desiderato e che mancava da dieci anni. L’assegnazione delle strutture avverrà con trasparenza, non in base al colore politico o delle magliette». Affilato il commento del consigliere del Pd, Ivana Russu. «È vero che il lavoro è stato portato in aula nel settembre 2016, ma era cominciato anni prima. Le modifiche sono arrivate da un giusto confronto con le associazioni. Ricordo all’assessore che l’anarchia non vige perché ci sono i dirigenti e i dipendenti comunali che esercitano il controllo e arginano il grado di discrezionalità della parte politica».

Tagli stradali. Condiviso nella filosofia, ma non nella forma il regolamento per evitare di vedere la città affettata in ogni suo parte. La minoranza chiedeva un approfondimento su alcuni punti dubbi. Richiesta negata dalla maggioranza.

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