La Nuova Sardegna

Olbia

Anche il ponte fantasma nella lista delle incompiute 

di Dario Budroni
Anche il ponte fantasma nella lista delle incompiute 

Il Comune ha modificato il progetto e l’iter burocratico deve ripartire da capo In rivolta i cittadini di Isticadeddu e l’opposizione accusa: «Poca trasparenza»

11 giugno 2017
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OLBIA. I nastri arancioni svolazzano in balia del vento. E le transenne che delimitano il cantiere, in un angolo che dà su via Marco Polo, si sono addirittura rovesciate su se stesse. Appesi un po’ dappertutto ci sono i cartelloni realizzati dagli abitanti di Isticadeddu. In uno c’è scritto «Vogliamo il ponte», in un altro «Anche noi abbiamo il ponte dei sospiri». È l’immagine della smobilitazione generale. In fondo a via Vittorio Veneto è da oltre un mese che non si vede un operaio manovrare un camion o una ruspa. Il cantiere è chiuso e il famigerato ponte sul rio Siligheddu ha tutta l’aria di essere una incompiuta. Il sindaco Settimo Nizzi, interpellato, ha però annunciato che la prossima settimana terrà un incontro in cui illustrerà le motivazioni del ritardo. Ma nel frattempo i residenti, che tre settimane fa sono scesi in piazza per manifestare tutta la loro rabbia, rimangono in trincea. Sul piede di guerra anche le opposizioni, visto che le loro interrogazioni non sono mai state messe all’ordine del giorno degli ultimi consigli comunali.

Progetto da rifare. La coalizione democratica ha presentato una interrogazione al sindaco Settimo Nizzi un mese fa. Primo firmatario il consigliere Rino Piccinnu, del Pd. Il consiglio comunale, solo questa settimana, si è riunito due volte, ma del ponte di Isticadeddu nessuna traccia. «La cosa sta diventando preoccupante e quando non si danno risposte significa che si tenta di nascondere un problema», commenta Piccinnu. Secondo l’esponente del Partito democratico il cantiere sul Siligheddu è fermo per un motivo ben preciso. «Come sappiamo, il sindaco ha modificato il progetto originario – spiega -. E non penso che il Comune abbia terminato i soldi per terminare l’opera. Il motivo è un altro: quando si modifica un progetto, soprattutto quando si è in zona Hi4, si è obbligati a ripartire da capo. L’iter è lungo e il nuovo progetto deve ottenere nuovamente i vari via libera, come quelli delle commissioni regionali. Purtroppo non è la prima volta che il sindaco modifica i progetti già approvati ai tempi della nostra amministrazione».

Voglia di trasparenza. Il Movimento 5 stelle, invece, la sua interrogazione l’ha presentata addirittura il 22 aprile. Anche in questo caso zero risposte. «C’è un silenzio tombale – commenta la consigliera Maria Teresa Piccinnu -. Purtroppo la mancanza di trasparenza è una costante di questa amministrazione. Non vorremmo trovarci costretti a rivolgerci alla prefettura». Il M5s, nella sua interrogazione, aveva posto una lunga serie di domande al sindaco. «Vogliamo sapere da lui perché il cantiere è fermo – continua Maria Teresa Piccinnu -. Il progetto è stato modificato e il cantiere si è bloccato per quello? I cittadini hanno il diritto di sapere come stanno le cose. Il sindaco, nel suo programma elettorale, aveva scritto che avrebbe concordato ogni decisione con i cittadini. Così invece non è. In più noi veniamo snobbati, il fatto che la nostra interrogazione non sia stata ancora discussa è uno sgarbo istituzionale».

Cittadini ignorati. E a proposito di consiglio comunale, alla seduta di mercoledì, con il sindaco assente, si è presentata una delegazione di cittadini di Isticadeddu. I residenti del quartiere periferico speravano che la maggioranza parlasse del ponte. Invece nulla. I cittadini sono tornati a casa senza risposte e ancora più arrabbiati di prima.

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