Calangianus, bel clima e qualche frecciatina
di Pietro Zannoni
Insediato il nuovo Consiglio, botta e risposta tra Loddo e Albieri. Le minoranze: «Sia sindaco di tutti»
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CALANGIANUS. In una sala consiliare affollata, il neosindaco Fabio Albieri, in un angolo babbo Sergio e la sorella Marianna, lunedì sera ha insediato il nuovo Consiglio, ha indossato la fascia, ha giurato ed ufficializzato i tre capigruppo (Antonino Corda per la maggioranza, Ivano Bertolucci e Simonetta Melis per le minoranze).
Tutto è proceduto nella massina serenità. Il sindaco ha rinviato le dichiarazioni programmatiche ad altra seduta; nei prossimi giorni la definizione delle deleghe ai consiglieri comunali. Confermati gli incarichi ai quattro assessori. Ha ringraziato gli elettori per la fiducia accordatagli, si è detto orgoglioso dei giovani in Consiglio per la prima volta e ha assicurato che troveranno in lui uno che li ascolterà. Una cosa si propone: «Vogliamo ascoltare tutti, nessuna esclusione. Siamo l’amministrazione di tutto il paese».
Ivano Bertolucci gli ha augurato buon lavoro, anche lui ha notato che «l’età media dei consiglieri si è di molto abbassata: questa gioventù è davvero valore aggiunto. Oggi - ha detto al sindaco - è la giornata di tutto il paese, ma è la sua giornata perché ha vinto. Occorre riparlare di politica, in campagna elettorale se ne è parlato poco. Non dimentichi che pur avendo vinto rappresenta una minoranza (le due liste perdenti hanno insieme 1423 voti, ovvero il 51,5%; Albieri 1331 voti, ovvero il 48,22%, ndc) Deve essere il sindaco di tutti. Deve operare per ricucire le divisioni. Noi faremo una opposizione corretta, vigile. Chiediamo che si istituiscano le commissioni comunali, in particolare quella sul sughero e sulla sanità».
Atteso l’intervento dell’ex sindaco Giomartino Loddo, il quale ha esordito così: «Si sono scontrate nelle settimane scorse due filosofie. Ha vinto la vostra. Ora si deve lavorare e, se noi condividiamo le vostre scelte, lavoreremo in sinergia». Loddo ha tenuto a dire che «vigilerà sui progetti (Palazzo Corda, museo e biblioteca, distretto energetico) concordati insieme, come sul Piano strategico dell’Unione dei comuni (Liscia e Limbara)». Ha richiamato la vigilanza su due problemi: il nuovo appalto per il servizio di raccolta con tasse maggiorate del 20% e sulla quota immigrati. Albieri ha solo risposto: «Ma all’Unione dei comuni non c’è lei?».
Molto serena e sintetica Simonetta Melis: «Assicuro la mia collaborazione con una opposizione scrupolosa e propositiva».
Tutto è proceduto nella massina serenità. Il sindaco ha rinviato le dichiarazioni programmatiche ad altra seduta; nei prossimi giorni la definizione delle deleghe ai consiglieri comunali. Confermati gli incarichi ai quattro assessori. Ha ringraziato gli elettori per la fiducia accordatagli, si è detto orgoglioso dei giovani in Consiglio per la prima volta e ha assicurato che troveranno in lui uno che li ascolterà. Una cosa si propone: «Vogliamo ascoltare tutti, nessuna esclusione. Siamo l’amministrazione di tutto il paese».
Ivano Bertolucci gli ha augurato buon lavoro, anche lui ha notato che «l’età media dei consiglieri si è di molto abbassata: questa gioventù è davvero valore aggiunto. Oggi - ha detto al sindaco - è la giornata di tutto il paese, ma è la sua giornata perché ha vinto. Occorre riparlare di politica, in campagna elettorale se ne è parlato poco. Non dimentichi che pur avendo vinto rappresenta una minoranza (le due liste perdenti hanno insieme 1423 voti, ovvero il 51,5%; Albieri 1331 voti, ovvero il 48,22%, ndc) Deve essere il sindaco di tutti. Deve operare per ricucire le divisioni. Noi faremo una opposizione corretta, vigile. Chiediamo che si istituiscano le commissioni comunali, in particolare quella sul sughero e sulla sanità».
Atteso l’intervento dell’ex sindaco Giomartino Loddo, il quale ha esordito così: «Si sono scontrate nelle settimane scorse due filosofie. Ha vinto la vostra. Ora si deve lavorare e, se noi condividiamo le vostre scelte, lavoreremo in sinergia». Loddo ha tenuto a dire che «vigilerà sui progetti (Palazzo Corda, museo e biblioteca, distretto energetico) concordati insieme, come sul Piano strategico dell’Unione dei comuni (Liscia e Limbara)». Ha richiamato la vigilanza su due problemi: il nuovo appalto per il servizio di raccolta con tasse maggiorate del 20% e sulla quota immigrati. Albieri ha solo risposto: «Ma all’Unione dei comuni non c’è lei?».
Molto serena e sintetica Simonetta Melis: «Assicuro la mia collaborazione con una opposizione scrupolosa e propositiva».