La Nuova Sardegna

Olbia

Giunta e quote rosa Prospettiva donna si appella al sindaco

Giunta e quote rosa Prospettiva donna si appella al sindaco

Ancora polemiche sull’inammissibilità del ricorso al Tar  «Un vizio formale non cambia la sostanza del problema» 

04 settembre 2017
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OLBIA. Non si placano le polemiche sulla bocciatura al Tar del ricorso contro la composizione della giunta comunale, considerata non rispettosa della quota rosa prevista dalla legge. Il tribunale ha giudicato inammissibile il ricorso e non legittimati i soggetti proponenti. Tra questi c’è anche Prospettiva Donna, il centro antiviolenza che ogni giorno è in trincea per difendere i diritti delle donne e la parità di genere. «Un vizio formale nulla toglie alla nostra persuasione sull’iniquità e scarsa visione politica del provvedimento adottato dal sindaco di Olbia al quale reiteriamo la nostra richiesta di intervento affinché possa essere ripristinata la legalità». Così dicono Patrizia Desole e Piera Bisson, rispettivamente presidente e coordinatrice dell’associazione. Da Prospettiva Donna, dunque, non l’annuncio di un ricorso contro la decisione del Tar ma un appello al sindaco Settimo Nizzi.

«Riteniamo – aggiungono Patrizia Desole e Piera Bisson – che il non rispetto della parità di genere nella composizione della giunta del comune di Olbia, abbia un riflesso molto più ampio di quello locale e riguarda tutte le donne sarde che, in questa difficile congiuntura di deficit rappresentanza e democrazia nelle istituzioni, lottano unite per una grande battaglia di civiltà come quella per l’inserimento della doppia preferenza di genere, persuase che, per prevenire la violenza sulle donne e dare piena attuazione ai loro diritti, è necessario rimuovere tutti gli ostacoli di disparità, ad iniziare dalla vita istituzionale.

La sentenza, con motivazioni giuridiche estremamente articolate e tecniche, che ci riserviamo di valutare, ha dichiarato la non ammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione attiva dei ricorrenti ma nulla dice nel merito del ricorso. Ma un vizio formale nulla toglie alla sostanza della questione. A questo proposoto bisogna anche ricordare un dato politico piuttosto evidente: che in molte realtà amministrative italiane, come quella di Olbia, si continua impunemente e senza che alcuno abbia da eccepire o sanzionare, a disattendere la Legge 56 del 2014, sul rispetto delle quote rosa nei comuni sopra i 3000 abitanti».

«L’associazione ha sempre agito per la tutela della donna in ogni sua manifestazione sociale, lavorativa e politica, in particolare contro ogni forma di violenza contro le donne come ben esplicitato nello Statuto – conclude Prospettiva Donna – la nostra azione si è sempre caratterizzata per l’incisività pragmatica nel sostenere le donne nel percorso di affrancamento dalle situazioni di violenza e, ancor più, nel promuovere, a tutti i livelli, istituzionali e non, in ambito educativo, lavorativo e sociale e ancorché politico, i diritti e la piena parità dei sessi.

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