La Nuova Sardegna

Olbia

Addio al chiosco degli Ambrosino cancellata l’edicola sul lungomare

Addio al chiosco degli Ambrosino cancellata l’edicola sul lungomare

Il Comune ha vinto la battaglia in nome del decoro. Ieri lo sgombero della struttura nata 19 anni fa I proprietari Paola e Giovanni lasciati da soli dalla città e dai politici. Ora sperano nell’Autorità portuale

21 settembre 2017
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OLBIA. Un addio social, in diretta Facebook, ma non meno doloroso. Paola Ambrosino tiene il cellulare puntato sul braccio della gru che aggancia la storica edicola sotto il Comune. Lo sguardo fisso, gli occhi gonfi di lacrime. Il suo pianto mentre osserva l’ultimo viaggio dell’attività aperta dal padre Ginetto è l’unico rumore del pomeriggio, insieme a quello del mezzo meccanico. Il chiosco con le saracinesche rose galleggia nell’aria alcuni minuti prima di essere adagiato sul pianale di un semiarticolato. Un movimento lento, lentissimo. Quasi una danza funebre. Al fianco di Paola c’è anche il fratello Giovanni. Straziante il suo messaggio su Facebook mentre sono in corso le operazioni di sgombero. «Ciao cara edicola, grazie per averci ospitato. Papà già ti aspetta». Un dolore che buca il cuore. Ancor di più perché vissuto nell’indifferenza della comunità. Solo tv e giornali al fianco della famiglia Ambrosino, edicolanti laboriosi che hanno scritto una pagina di storia della città. Nessun politico a portare confronto. Spariti tutti i consiglieri di opposizione che questa estate avevano occupato la piazzetta davanti all’edicola, quando il sindaco Settimo Nizzi ne aveva annunciato la demolizione immediata. Volatilizzata la Coalizione civica e democratica. Liquefatti i Cinque stelle. Il chiosco degli Ambrosino riposa adesso in un deposito nella zona industriale. Il sindaco Nizzi ne ha deciso lo sgombero per una questione di decoro e riqualificazione urbana. Poco chic l’edicola per stare sotto il palazzo del Comune e davanti al giardino dei matrimoni. L’attività dovrebbe rinascere sul lato opposto della strada, in uno spazio concesso dall’Autorità portuale davanti al museo archeologico. Ma il nuovo chiosco ancora non c’è. Per nulla facile di questi tempi raccogliere alcune decine di migliaia di euro per farne uno nuovo. Per questo motivo gli Ambrosino hanno chiesto di poter occupare anticipatamente l’area con la vecchia edicola. Per non restare senza lavoro. Ora spetta all’Autorità portuale scrivere il finale felice di questa piccola storia di Olbia. (se.lu.)

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