Tiziana Simula
23 novembre 2017
OLBIA. Ha affrontato il carcere portando sulle spalle il peggior marchio di infamia per un padre: quella di aver abusato ripetutamente della figlia di sei anni. 74 giorni in cella a gridare la sua innocenza. Perché lui, la sua bambina non l’aveva mai toccata. Ed è stata proprio lei, alla fine, con le sue dichiarazioni, a scagionarlo.
Il tribunale di Tempio il 15 marzo scorso lo ha assolto...