Morta nel crollo della casa, udienza dal gup
L’abitazione dell’84enne Michelina Ena era esplosa per una fuga di gas. Gli imputati sono quattro
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OLBIA. Era morta travolta dalle macerie della sua casa sventrata dall’esplosione causata da una fuga di gas, in via Brunelleschi. Era il 30 aprile del 2015. Per la morte della pensionata 84enne Michelina Ena, sono imputati per il reato di omicidio colposo quattro persone, tra amministratori e tecnici della società che ha installato la rete del gas: Paolo Guglielmi, di Roma, rappresentante legale della società Sarda reti gas srl, Maria Teresa Dettori, rappresentante della Dmt srl, ditta di Sassari specializzata nella posa di impianti di distribuzione del gas, Gabriele Melino, di Olbia, tecnico della Dtm srl e Fortunato Cangemi, di Acireale, tecnico che aveva certificato e collaudato la rete del gas realizzata a Olbia. Nell’udienza preliminare di ieri, il gup del tribunale di Tempio Giuseppe Grotteria, ha autorizzato alla citazione del responsabile civile (l’assicurazione della Sarda reti gas). La chiamata del responsabile civile era stata sollecitata dall’avvocato Antonello Desini che tutela la famiglia della vittima, che si è costituita parte civile. La prossima udienza è fissata al 19 aprile.
Paolo Guglielmi è difeso dall’avvocato Jacopo Merlini, Maria Teresa Dettori, dagli avvocati Agostinangelo Marras e Sara Dettori, Gabriele Melino, dall’avvocato Carlo Selis, e Fortunato Cangemi, dall’avvocato Giovanni Azzena.
L’esplosione avvenne poco dopo le otto del mattino, quando Michelina Ena accese il fornello per preparare la colazione. L’inchiesta aveva appurato che l’esplosione era dovuta ad una perdita nella tubazione della rete cittadina del gas alla quale era allacciata l’abitazione della donna. Perdita che aveva saturato di gas la piccola cucina, saltata in aria non appena la pensionata aveva acceso il fiammifero. L’anziana donna era stata trasferita a Sassari dove morì per un arresto cardiaco dopo circa un mese. (t.s.)
Paolo Guglielmi è difeso dall’avvocato Jacopo Merlini, Maria Teresa Dettori, dagli avvocati Agostinangelo Marras e Sara Dettori, Gabriele Melino, dall’avvocato Carlo Selis, e Fortunato Cangemi, dall’avvocato Giovanni Azzena.
L’esplosione avvenne poco dopo le otto del mattino, quando Michelina Ena accese il fornello per preparare la colazione. L’inchiesta aveva appurato che l’esplosione era dovuta ad una perdita nella tubazione della rete cittadina del gas alla quale era allacciata l’abitazione della donna. Perdita che aveva saturato di gas la piccola cucina, saltata in aria non appena la pensionata aveva acceso il fiammifero. L’anziana donna era stata trasferita a Sassari dove morì per un arresto cardiaco dopo circa un mese. (t.s.)