La Nuova Sardegna

Olbia

L’ex Esit dai privati al Comune: un’operazione da 600mila euro

Walkiria Baldinelli
L’ex Esit dai privati al Comune: un’operazione da 600mila euro

Santa Teresa, l’ente demolirà l’albergo e realizzerà un’isola pedonale con area verde e belvedere. La procedura di esproprio per pubblica utilità si è conclusa. Resta pendente il ricorso al Tar

05 febbraio 2018
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SANTA TERESA. Ormai è solo questione di giorni. L’area dell'ex albergo Esit sta per essere acquisita nel patrimonio comunale. La procedura di esproprio avviata nel 2014 è giunta al capolinea. Anche se è ancora aperta la vertenza giudiziaria davanti al Tar tra l'ente locale e la società proprietaria dell'edificio, il Comune, con un atto di occupazione urgente, metterà in sicurezza l’intera area. L’immobile sarà demolito e sulle sue rovine sorgerà un’isola pedonale con vista sulla torre di Longonsardo e sulle Bocche di Bonifacio. Oggi l’edificio impedisce di godere la bella visuale verso la Corsica. L’intervento da 400mila euro per la riqualificazione urbana di piazza Libertà e della terrazza panoramica sarà appaltato in tempi brevi, garantisce l’amministrazione.

Per l'iter di esproprio e acquisizione dell’area il Comune spenderà invece una cifra imponente. 600mila euro. L’accordo iniziale di una decina di anni fa con la cordata di imprenditori proprietari della struttura era naufragato. Quell’intesa prevedeva la cessione dell’area nel centro storico in cambio di un’eventuale cubatura per la realizzazione di un nuovo hotel su aree standard comunali.

L'iter di esproprio, come previsto dall’allora normativa, era stato avviato dopo aver rilasciato alla società le concessioni edilizie con cambio di destinazione d'uso per la ristrutturazione dell'immobile. Si sarebbero dovuti realizzare alcuni appartamenti e locali commerciali.

La procedura di esproprio si potrebbe chiudere prima del pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale. La società proprietaria della struttura potrebbe accettare infatti i 600mila euro valutati per l'esproprio dell’area dal Comune. In ogni caso l’amministrazione procederà con l’occupazione d’urgenza, cioè appalterà a breve l'opera di demolizione dell'ex albergo, metterà in sicurezza il belvedere e riqualificherà l'intera zona del centro storico. Sono previsti, tra l'altro, la pavimentazione della terrazza, la messa in sicurezza dell’area con una ringhiera, sarà realizzato un polmone verde con panchine, una gradinata centrale, due rampe d'accesso per portatori di handicap. Previsto anche il recupero dei locali interrati. Una mini rivoluzione con vista sulle Bocche.

Il fabbricato fu costruito nella seconda metà degli anni Cinquanta dall’Esit, ente sardo industrie turistiche, su un’area comunale di 2mila metri quadri ceduta gratuitamente. L’unica finalità della cessione era stata quella di costruire un grande albergo turistico per dare impulso allo sviluppo turistico del paese. L’Esit venne poi soppresso e venduto ai privati.

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