La Nuova Sardegna

Olbia

Multe a raffica nel centro storico

di Dario Budroni

Le telecamere hanno immortalato le targhe di migliaia di auto non autorizzate a circolare nella Ztl

05 febbraio 2018
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OLBIA. Le telecamere piazzate nel centro storico hanno passato giorni infernali. Gli automobilisti olbiesi le hanno messe a durissima prova. In neanche una settimana hanno dovuto riconoscere e fotografare le targhe di migliaia di auto guidate da furbetti e semplici sbadati. Nessuno si aspettava una raffica di infrazioni di questa portata. Eppure la zona a traffico limitato era stata istituita oltre un anno fa. L’unica differenza è che dallo scorso lunedì ci sono sei telecamere a controllare gli accessi ai varchi. Chi non è autorizzato a circolare nella Ztl si becca automaticamente una multa da 84 euro. Per capire meglio il grado di menefreghismo si può partire da un numero: lo scorso lunedì, e cioè quando sono state accese le telecamere, nella zona a traffico limitato sono entrate oltre mille auto.

Partenza choc. Il Comune lo aveva spiegato in tutti i modi, ma il primo giorno di Ztl con le telecamere accese è stato comunque da dimenticare, soprattutto per chi si è beccato una multa. «Sì, solo nel primo giorno, dalle 17 alle 24, nella zona a traffico limitato sono entrate mille auto – spiega Giovanni Mannoni, il comandate della polizia locale –. Poi certo, dobbiamo togliere le auto dei residenti autorizzati, che sono comunque pochi, e poi i mezzi delle forze dell’ordine e le auto dei disabili. Ma la cifra non cambia di molto. Il numero resta altissimo». Nei giorni successivi è cominciato un lento miglioramento. Martedì, per esempio, nella Ztl sono entrate circa 500 auto. Stesso discorso per mercoledì. «Sì, il giorno successivo c’è stato un miglioramento – continua il comandante Mannoni –. Ma i numeri sono sempre alti. 500 auto in un solo giorno sono troppe. Speriamo che la gente cominci davvero a capire che nella zona a traffico limitato, se non si è autorizzati, non si può entrare. Naturalmente dal pomeriggio alla mezzanotte».

La comunicazione. Il comandante Giovanni Mannoni è rimasto stupito dal numero delle infrazioni. «Beh, avevamo fatto tantissima pubblicità per annunciare ai cittadini l’entrata in funzione delle telecamere – spiega –. E di certo non manca la segnaletica. Ci sono i cartelli e anche gli schermi che segnalano la chiusura del varco. Sono state mobilitate anche alcune pattuglie per avvisare gli automobilisti nei pressi di ogni telecamera. Senza dimenticare, comunque, che la Ztl era stata istituita oltre un anno fa. Ma evidentemente tante persone hanno continuano a far finta di nulla». Un altro esempio. «Quando chiudevamo i varchi con le transenne, arrivava sempre qualcuno pronto a spostarle per accedere all’area vietata al traffico delle auto – racconta Mannoni –. Adesso speriamo che la situazioni cambi al più presto. Anche perché la multa arriva automaticamente». E a proposito di multe, che non sono poi così basse, il comandante Mannoni ci tiene a ricordare una cosa. «La sanzione scatta ogni volta che si supera un varco chiuso – spiega il dirigente –. Se un automobilista dovesse per esempio entrare nella Ztl due o tre volte nel giro di pochi minuti riceverebbe comunque due o tre multe. Quindi sì, bisogna prestare sempre il massimo dell’attenzione».

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