Senegal-Sardegna, grandi progetti all’orizzonte
Il forum economico al museo archeologico. Buone prospettive per gli investimenti
30 settembre 2018
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OLBIA. Un passo avanti è stato fatto. Forse non basta, ma il Forum economico Senegal-Sardegna tenutosi l’altro ieri al museo archeologico può essere riassunto così: «Questo è solo il primo passo». A ribadirlo, tutti i protagonisti dell'incontro. Ad aprire le danze Mohamadou Lamine Thiam, presidente dell'associazione Sunugal Gallura, organizzatrice dell'evento. In rappresentanza dell'amministrazione comunale c'era l'assessore ai Servizi cociali Simonetta Lai. «Dal punto di vista sociale – ha commentato – posso solo spendere parole positive. La comunità senegalese presente nella nostra città non ha mai dimostrato problemi di integrazione ma, al contrario, è un gruppo forte e di lavoratori».
La parola è passata poi agli esponenti africani, con l'ambasciatore del Senegal Mamadou Saliou Douf: «Tra le africane, la comunità senegalese è la seconda più grande in Italia. E contribuisce alla nostra economia e a quella italiana», ha ricordato, sostenuto dal capo dell'Ufficio economico Amadou Lamine Cissé che ha precisato. «L'Italia allo stesso modo ha un ruolo importante per il Senegal, dalla nostra parte abbiamo un sistema finanziario che favorisce e avvantaggia investimenti italiani, tanto quanto quelli dalla Francia». Moustapha Diop, direttore marketing dell'Agenzia Per gli investimenti del Senegal, ha raccontato il paese della costa nordoccidentale dell'Africa. Il suo sviluppo, le opportunità di investimento. Presenti anche il presidente di Confindustria centro nord Sardegna Giuseppe Ruggiu e il direttore Giansimone Masia. Certo è, che il numero di aziende sarde accorse è stato al di sotto delle aspettative. Tra quelli in sala c'era Renato Azara, imprenditore a tutto campo: «Un'occasione interessantissima che ha aiutato a scoprire un paese con una cultura incredibile, che invece noi riconduciamo solo alla povertà. Questo di far capire chi sono è stato un messaggio forte del Senegal, ora toccherà a noi scoprirlo». La due giorni di incontri si chiuderà oggi con una festa in musica in piazza Regina Margherita.(p.a.)
La parola è passata poi agli esponenti africani, con l'ambasciatore del Senegal Mamadou Saliou Douf: «Tra le africane, la comunità senegalese è la seconda più grande in Italia. E contribuisce alla nostra economia e a quella italiana», ha ricordato, sostenuto dal capo dell'Ufficio economico Amadou Lamine Cissé che ha precisato. «L'Italia allo stesso modo ha un ruolo importante per il Senegal, dalla nostra parte abbiamo un sistema finanziario che favorisce e avvantaggia investimenti italiani, tanto quanto quelli dalla Francia». Moustapha Diop, direttore marketing dell'Agenzia Per gli investimenti del Senegal, ha raccontato il paese della costa nordoccidentale dell'Africa. Il suo sviluppo, le opportunità di investimento. Presenti anche il presidente di Confindustria centro nord Sardegna Giuseppe Ruggiu e il direttore Giansimone Masia. Certo è, che il numero di aziende sarde accorse è stato al di sotto delle aspettative. Tra quelli in sala c'era Renato Azara, imprenditore a tutto campo: «Un'occasione interessantissima che ha aiutato a scoprire un paese con una cultura incredibile, che invece noi riconduciamo solo alla povertà. Questo di far capire chi sono è stato un messaggio forte del Senegal, ora toccherà a noi scoprirlo». La due giorni di incontri si chiuderà oggi con una festa in musica in piazza Regina Margherita.(p.a.)