Luras in ginocchio: danneggiati edifici, case e macchine
di Sebastiano Depperu e Angelo Mavuli
È il paese più colpito della zona, c’è un ferito non grave Il vento ribalta un articolato e sposta un’auto di alcuni metri
30 ottobre 2018
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TEMPIO. Anche l'Alta Gallura non è stata risparmiata dal maltempo. I metereologi parlano di un downburst (una corrente discendente di aria fredda che può essere devastante) e non di tromba d’aria. Colpiti: Luras, Luogosanto, Tempio e Calangianus (in modo lieve. A Luras, due automobilisti hanno vissuto momenti di terrore. Il primo si è visto intrappolato tra due alberi nella strada per Abbafritta: un albero è caduto sul parabrezza rompendolo nella parte bassa del lato guida; il secondo ha urtato la parte posteriore, ammaccando la carrozzeria. In zona Padre Pio, una 500 vecchio modello è stata sollevata dal forte vento e spostata di diversi metri, mentre la grandine la bombardava, ammaccandola e rompendo i vetri. «Ho avuto tanta paura - ha raccontato l’uomo - mi sono messo a piangere, non ho mai visto una cosa simile». L’uomo ha riportato solo qualche graffio. Danni per centinaia di migliaia di euro a case, edifici comunali e veicoli. Un articolato è stato rovesciato nel cortile-deposito di sughero, decine le auto colpite da alberi o tegole volate via da tante abitazioni che si sono ritrovate con i tetti scoperti. «Divelte le tribune del Campo Limbara, i container dell’Ecocentro, alberi solidissimi, tetti delle case private - ha detto il sindaco Marisa Careddu al termine di un giro di ricognizione -. Avvieremo ogni istanza possibile per possibili risarcimenti. I nostri operatori e i vigili del fuoco erano da subito sul campo a liberare strade in ogni luogo di segnalazione. Il vento e a tratti anche la pioggia sono ancora fortissimi. Si eviti di transitare in auto: diverse sono state rovesciate. Il Coc è allertato e siamo in stretto contatto con la protezione civile di Cagliari». L’ondata di vento, grandine e pioggia si è ripetuta per due volte in mattinata. Problemi nelle strade di campagna tra Luras e Luogosanto. La zona più colpita è stata quella di Santu Salvadori Lu Mocu, fuori dal paese. Pali divelti, alberi sradicati, tegole volate via da diverse abitazioni e alcune hanno subito danni importanti ai tetti.
Tempio. La violenta tempesta di vento, acqua e grandine, ieri mattina attorno alle 10 ha investito con violenza la tenuta agricola di Bonvicino, (oggi rinomato ristorante), lungo la statale 127, a qualche chilometro da Tempio. La forza del vento ha sradicato antichi pini le cui radici molto ampie ma altrettanto superficiali non hanno resistito alle folate che secondo i dati degli esperti soffiavano in quel momento ad oltre 130 chilometri orari. Spezzati invece anche decine di alberi di sughero e lecci le cui radici, penetrando in profondità nel terreno. hanno resistito allo sradicamento. Spavento per il personale del ristorante che dall’interno assisteva preoccupato al poderoso spettacolo della natura, quando un enorme pino è crollato poco lontano da una delle sale. «Un fragore enorme - hanno raccontato - che per un tratto ha superato il rumore del vento, dell’acqua e della grandine». Il locale, di proprietà dell’assessore Francesco Quargnenti con delega anche alla Protezione civile, non ha subito danni, a parte il vetro di una porta finestra rimasto incrinato. Il locale dopo la tempesta ha comunque funzionato regolarmente. «Da domani (oggi per chi legge ndc) - dice Quargnenti -, cominceremo a “fare legna” come suol dirsi e a studiare la possibilità di ripristinare il bosco”. In città, la tempesta, preceduta di circa dieci minuti da una strana e inquietante oscurità che ha fatto scattare i timer dell’illuminazione pubblica, non ha invece prodotto danni a parte lo strappo di una grondaia, segnalato dai vigili del fuoco. Diverse le infiltrazioni in abitazioni private, più che altro per la violenza dell’acqua, spinta dal vento. Non è piovuto invece, nella caserma dei vigili del fuoco, sottoposta recentemente ad alcuni interventi nell’attesa della realizzazione del tetto.
L’acqua al contrario ha in parte allagato il degradato commissariato di Tempio: proprio di recente il sindacato di polizia E.S.(Equilibrio sicurezza), aveva sollecitato il trasferimento urgente in altra sede.
Tempio. La violenta tempesta di vento, acqua e grandine, ieri mattina attorno alle 10 ha investito con violenza la tenuta agricola di Bonvicino, (oggi rinomato ristorante), lungo la statale 127, a qualche chilometro da Tempio. La forza del vento ha sradicato antichi pini le cui radici molto ampie ma altrettanto superficiali non hanno resistito alle folate che secondo i dati degli esperti soffiavano in quel momento ad oltre 130 chilometri orari. Spezzati invece anche decine di alberi di sughero e lecci le cui radici, penetrando in profondità nel terreno. hanno resistito allo sradicamento. Spavento per il personale del ristorante che dall’interno assisteva preoccupato al poderoso spettacolo della natura, quando un enorme pino è crollato poco lontano da una delle sale. «Un fragore enorme - hanno raccontato - che per un tratto ha superato il rumore del vento, dell’acqua e della grandine». Il locale, di proprietà dell’assessore Francesco Quargnenti con delega anche alla Protezione civile, non ha subito danni, a parte il vetro di una porta finestra rimasto incrinato. Il locale dopo la tempesta ha comunque funzionato regolarmente. «Da domani (oggi per chi legge ndc) - dice Quargnenti -, cominceremo a “fare legna” come suol dirsi e a studiare la possibilità di ripristinare il bosco”. In città, la tempesta, preceduta di circa dieci minuti da una strana e inquietante oscurità che ha fatto scattare i timer dell’illuminazione pubblica, non ha invece prodotto danni a parte lo strappo di una grondaia, segnalato dai vigili del fuoco. Diverse le infiltrazioni in abitazioni private, più che altro per la violenza dell’acqua, spinta dal vento. Non è piovuto invece, nella caserma dei vigili del fuoco, sottoposta recentemente ad alcuni interventi nell’attesa della realizzazione del tetto.
L’acqua al contrario ha in parte allagato il degradato commissariato di Tempio: proprio di recente il sindacato di polizia E.S.(Equilibrio sicurezza), aveva sollecitato il trasferimento urgente in altra sede.