La Nuova Sardegna

Olbia

Vigilanza assoluta sugli appalti nasce l’Osservatorio del Tag

Vigilanza assoluta sugli appalti nasce l’Osservatorio del Tag

Dell’organismo fanno parte le nove associazioni riunite nel “Tavolo”, ieri la firma del protocollo «Verificheremo che non ci siano irregolarità nelle procedure, troppe imprese vengono tagliate fuori»

18 dicembre 2018
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OLBIA. L’intesa è stata raggiunta. Anche questa volta. Per vigilare, compatti, sugli appalti pubblici, per verificare che non ci siano irregolarità, per capire se le imprese che vincono una gara (in qualunque settore di beni e servizi e, quindi non solo nell’edilizia) rispettino i contratti di lavoro.

Il Tag, Tavolo delle associazioni della Gallura, ha firmato un nuovo protocollo ed è nato l’Osservatorio territoriale sugli appalti. Un organismo che prende spunto da quello già nato a Cagliari nel mondo della cooperazione, ma che allarga il suo intervento a tutti i settori produttivi.

L’annuncio è stato dato ieri mattina alla Cgil (la segretaria Luisa Di Lorenzo è la coordinatrice del Tag) e hanno firmato l’Acgi Gallura, la Confartigianato, la Cna, la Confcommercio, la Confapi, la Confagricoltura, oltre appunto a Cgil, Cisl e Uil.

Riflettori puntati, dunque, su tutti gli appalti . «La vigilanza e la sorveglianza saranno assolute - è stato detto -. Anche perché è necessario rispondere a precise richieste che arrivano da diverse imprese, spesso tagliate fuori dagli appalti. Ma si vogliono tutelare anche le aziende più piccole, quelle che entrano in scena in seconda battuta, come nel caso dei sub appalti. Un richiamo, però, va fatto pure alle amministrazioni pubbliche affinché adeguino i prezzi delle offerte a quelli reali».

Tre gli obiettivi principali che l’Osservatorio ha messo nero su bianco. «Verificare la congruità di base d’asta al fine di garantire l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni firmatarie di questo protocollo, evitando il dumping contrattuale che produce concorrenza sleale fra le imprese; accertare la correttezza dell’applicazione della clausola sociale nei cambi d’appalto, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e quindi il mantenimento dei posti di lavoro; predisporre note e pareri oltre che segnalare anomalie in fase di gara e nello svolgimento dell’appalto».

Infine, l’ accento è stato posto sulla necessità di parlare il più possibile dell’istituzione dell’Osservatorio «affinché le imprese e i lavoratori ne conoscano l’esistenza e prendano consapevolezza di avere un interlocutore serio a cui fare eventuali segnalazioni di irregolarità. Da quel momento l’Osservatorio si mobiliterà per cercare di arrivare a una soluzione».

Un punto fermo sarà anche quello di una condivisione di informazioni con le istituzioni. «L’Osservatorio territoriale sugli appalti , infatti - si legge nel protocollo d’intesa - potrà incrociare i propri dati e le risultate della sua attività al fine di instaurare una reciproca collaborazione con tutti gli enti pubblici competenti negli ambiti del lavoro e dell’impresa per gli aspetti di interesse comune». (s.p.)

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