La Nuova Sardegna

Olbia

No a Capo Ferro hotel, sul faro è polemica

No a Capo Ferro hotel, sul faro è polemica

Arzachena, il sindaco prende tempo sulla variante. La minoranza: «Scelta errata»

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ARZACHENA. Riflettori ancora accesi sulla messa a bando dell’ex stazione semaforica di Capo Ferro. La Regione lo ha inserita nel progetto “Orizzonte fari”. Mira alla promozione di una rete isolana di ricettività che ruota intorno al turismo sostenibile e alla cultura del mare. Per trasformare la struttura in un hotel di lusso è necessario un passaggio tecnico: una variante al Piano di fabbricazione per escludere l'area dalla tutela integrale (H), che il Comune non intende attuare.

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«L’amministrazione vuole salvaguardare e valorizzare i beni identitari di Arzachena nel suo insieme», aveva detto il sindaco. Per il gruppo di minoranza Nuova Arzachena non serve ostacolare il bando. «Ora capiamo la reazione furiosa del sindaco alla richiesta di non attribuirsi il merito per l'acquisizione delle aree di Capriccioli e dell'ex hotel Santa Lucia – dichiara Maria Giagoni –. Pensavamo si fosse offeso immaginando che volessimo dargli del bugiardo. L'attività di negoziazione con la Regione, descritta con grande enfasi dal presidente Rino Cudoni, si è conclusa con un fallimento. Capo Ferro è andata nel bando regionale.

Sindaco e presidente del Consiglio hanno riferito in aula l’esito infruttuoso delle loro trattative per l'acquisizione di tutti i beni demaniali e rivelato le tensioni che hanno caratterizzato gli incontri in Regione». Incalza la capogruppo: «Il sindaco, persa la battaglia che ha condotto in totale autonomia, chiede ora solidarietà. Il progetto regionale per valorizzare Capo Ferro è in linea con la vocazione turistica del nostro territorio e l’iniziativa privata potrebbe restituire a un monumento degradato la sua straordinaria bellezza. Non riteniamo che il nostro comune debba ostacolare iniziative simili, solo per ripicche e orgoglio ferito. Ci auguriamo – dice Giagoni –, nell'interesse di tutti gli arzachenesi, che la maggioranza si metta presto al lavoro per cogliere questa opportunità, invece di minacciare guerra ai funzionari regionali e fare dichiarazioni che scoraggiano i possibili investitori dirottandoli altrove. I margini di trattativa per ottenere risorse per il nostro territorio esistono, ma non sono quelli dell'arroganza e del voler avere ragione a tutti i costi come fanno i bambini capricciosi». (w.b.)
 

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