La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. Dopo le polemiche dei giorni scorsi, susseguenti alla chiusura del museo del sughero e le discussioni aspre seguitene , ci si aspettava un consiglio comunale all’insegna della vivacità, con toni forti negli interventi per le necessarie precisazioni da una parte e dall’altra. Niente di tutto questo, invece, durante la seduta sia in apertura che alla fine. I pochi presenti, fra il pubblico, un po’ stupiti. Minoranza misurata nel chiedere spiegazioni sui vari punti all’ordine del giorno, maggioranza serena nel presentare gli argomenti: così tutto è proceduto con molta pacatezza. Sarà stato perché l’ordine del giorno non prevedeva punti che si prestavano a discussioni critiche o a rilievi della minoranza e così gli abituè esterni dell’aula, che sanno leggere anche oltre il tono degli interventi, hanno ammesso che la tempesta è passata. Qualcuno ha come sospirato, all’uscita «se si proseguisse su questa strada ne guadagnerà il paese perché questi consiglieri hanno capacità e competenze nonché esperienza per dare un serio contributo ad uscire dalla crisi che vive il paese». Solo sul Documento unico di programmazione, periodo 2020-2022 la minoranza si è astenuta mentre sull’approvazione del piano locale unitario e dei servizi alla persona e l’accordo di programma, sul conferimento temporaneo della gestione associata e coordinata dei servizi Sad e Setdlgs, sull’approvazione del regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza e il servizio trasporto alunni in forma associata dell’Unione dei Comuni Alta Gallura tutto il consiglio ha votato a favore. Persino quando Ivano Bertolucci ha sollecitato che si acceleri per ultimare l’iter del Pdf e del Piano particolareggiato, la richiesta e la risposta hanno mantenuto toni sereni. (p.z.)