La Nuova Sardegna

Olbia

La Regione rallenta l’Aspo il contratto è da cambiare

di Giandomenico Mele
La Regione rallenta l’Aspo il contratto è da cambiare

I mezzi dell’azienda hanno percorso 220mila chilometri in più di quelli autorizzati Il presidente Putzu: «Dobbiamo poter offrire ai cittadini un servizio adeguato»

17 gennaio 2020
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OLBIA. Un contratto di servizio del trasporto pubblico locale vecchio di dieci anni. Che a Olbia viaggia ancora più lento. L’Aspo macina chilometri. Per una città che cresce mediamente di mille abitanti l’anno. Chilometri aggiuntivi rispetto a quanto garantito dalla Regione. Nel 2019 gli autobus dell’Aspo hanno percorso 220 mila chilometri in più rispetto al milione e 380 mila chilometri l’anno previsti nel contratto. Significa 450 mila euro di spesa, garantiti dalle casse dell’Aspo per consentire alla popolazione di Olbia di usare i mezzi pubblici. Un disallineamento contabile che non può reggere a lungo. Contratto di servizio. «Mediamente il contributo riconosciuto dalla Regione con il contratto di servizio pubblico è di due euro per ogni chilometro percorso – spiega Massimo Putzu, presidente dell’Aspo –. Olbia ha visto una crescita esponenziale dei chilometri percorsi dagli autobus, le spese sono state sostenute dalle casse dell’Aspo, noi garantiamo il livello del servizio per una città in crescita. Ma non potremo farlo a lungo». L’Aspo gestirà il trasporto pubblico locale di Olbia per altri due anni. La Giunta regionale ha deciso per la proroga dei contratti di servizio delle aziende di trasporto pubblico locale su gomma per altri 24 mesi, a partire dallo scorso 2 dicembre.

I numeri. Nel 2019 l’Aspo ha consolidato i dati dell’anno precedente, intorno al milione 700 mila passeggeri trasportati in un anno. Una crescita costante, quasi il 20% dal 2014 a oggi. Il dato qualitativamente più importante, però, è la crescita degli abbonati. Dai 4.600 del 2016 si è arrivati ai 9 mila dell’anno scorso, un +90% negli ultimi 4 anni e +24% solo rispetto al 2018. “Un dato che consideriamo particolarmente positivo per noi – chiarisce Massimo Putzu -. La crescita del numero di abbonamenti indica un innalzamento del livello, sia culturale che di affezione verso i mezzi di trasporto pubblico. Un segno di maturità degli olbiesi e un riconoscimento per il lavoro dell’Aspo, soprattutto per la politica di agevolazioni tariffarie indirizzate a studenti e anziani”.

Gara o affidamento. All’orizzonte si profila la possibilità di un bando internazionale, al quale potrebbero partecipare player a livello nazionale ed europeo sul fronte del trasporto pubblico locale. La seconda opzione sarebbe un affidamento diretto del servizio. In entrambi i casi l’Aspo è pronta. «Aspo parteciperà in caso di una gara a livello internazionale o sarà pronta a recepire le indicazioni della Regione nel caso si opti per un affidamento diretto – conferma Massimo Putzu, presidente della Spa multiservizi –. Il trasporto pubblico locale è un settore dove esiste grande competizione tra operatori, per l’Aspo incide per il 75% del fatturato, nonostante l’azienda gestisca 13 diversi servizi. Olbia è una città con una forte crescita demografica, che vanta importanti flussi turistici, l’evoluzione del concetto di mobilità sostenibile porterà a un sempre più frequente ed efficiente uso dei mezzi di trasporto pubblici».

Super aspo. L’ex municipalizzata, però, chiede a gran voce l’aggiornamento del contratto con la Regione. La crescita demografica di Olbia, con l’aumento dei servizi di trasporto pubblico locale, ha bisogno di adeguamenti economici. «Il prossimo contratto deve superare frequenze e servizi concepiti da uno strumento normativo obsoleto – sottolinea il presidente dell’Aspo –. Chiediamo che vengano misurati i livelli dei servizi necessari per una città unica come Olbia».

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