La Nuova Sardegna

Olbia

Pedana prendisole di lusso nella baia di Cala di Volpe

Walkiria Baldinelli
Pedana prendisole di lusso nella baia di Cala di Volpe

Il Tar autorizza la Sardegna Resorts a piazzarla d’estate sulla spiaggia Li Itriceddi. Il Comune di Arzachena aveva detto di no, ma per i giudici non deturpa l’ambiente

20 gennaio 2020
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ARZACHENA. Via libera del Tar al posizionamento di una piattaforma galleggiante prendisole sulla spiaggia Li Itriceddi, nella baia di Cala di Volpe. I giudici hanno accolto il ricorso della Sardegna Resorts contro il Comune di Arzachena, che tre mesi fa aveva negato alla società l’autorizzazione a installare una pedana galleggiante per i clienti del lussuoso albergo Cala di Volpe. Richiesta per il solo periodo estivo, è inserita nel progetto per la modifica di una concessione demaniale marittima che prevede di collocare la piattaforma prendisole nello specchio acqueo per l’imbarco e lo sbarco dei clienti dell’hotel in Costa Smeralda. E per la quale sul fronte paesaggistico e ambientale è indispensabile anche il nulla osta del Suape, lo sportello unico per le attività produttive e per l’edilizia.

I giudici amministrativi hanno accolto la domanda di sospensione del provvedimento impugnato dalla Sardegna Resorts, rinviando la discussione nel merito nell’udienza del 13 gennaio 2021. Di fatto, quindi, la società potrà realizzare il progetto e per la prossima estate posizionare la pedana. A un primo esame, per il Tar sussistono i presupposti per la concessione della misura cautelare «in quanto non risulta (effettivamente) in che modo e in che misura la pedana galleggiante incida negativamente sul paesaggio e sull’ambiente, tenuto anche conto della precarietà del manufatto, destinato a essere utilizzato durante la sola stagione estiva».

Nell’ordinanza i giudici rilevano che l’azienda privata ha dato (come deve dare) disponibilità affinché “i corpi morti” siano collocati in modo da limitarne al massimo la visibilità posizionandole sotto la sabbia. Inoltre, evidenziano che la società ha dato disponibilità per l’adozione di ogni altra forma di cautela che verrà richiesta dall’amministrazione, oltre al fatto che la pedana non presuppone ormeggio e l’espletamento di servizi complementari.

Per il Tar sussiste dunque il danno grave e irreparabile ai danni di Sardegna Resorts come lamentato nel ricorso. L’ordinanza, pur in attesa della discussione nel merito, spiana la strada ad altri imprenditori dell’accoglienza turistica. E non solo ad Arzachena. Nei comuni costieri le piattaforme galleggianti prendisole rappresentano una nuova frontiera del turismo balneare green. Tendenza che si registra in molte località balneari della Gallura costiera: diverse aziende puntano a sviluppare le loro strutture ricettive posizionando pedane sul mare a pochi passi da hotel e ristoranti. Un modo per evitare il sovraffollamento delle spiagge e prevenire anche il fenomeno dell’erosione dei lidi. E favorire attività eco-sostenibili per gli alberghi che coniugano il settore della ricettività con il rispetto per l’ambiente naturale.

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