La Nuova Sardegna

Olbia

Il Mater Olbia adesso raddoppia: presto il nuovo “building”

di Marco Bittau
Il Mater Olbia adesso raddoppia: presto il nuovo “building”

Il manager Lucio Rispo: «Completata la progettazione e sono iniziati i lavori per l'edificio dedicato alla riabilitazione e alla ricerca». Smentita qualunque ipotesi di vendita: «È del tutto falsa e anche irrealizzabile»  

30 gennaio 2020
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OLBIA. Aperti e avviati gli ambulatori e i reparti ospedalieri, il Mater Olbia guarda avanti incurante delle polemiche e delle campagne ostili condotte da blog e testate giornalistiche online che anche l’altro ieri sono rimbalzate in consiglio regionale con una interrogazione presentata da un consigliere del M5s.

Il progetto della Qatar foundation endowment è entrato nella sua fase di sviluppo. «Abbiamo completato la progettazione e avviato la costruzione del secondo building destinato alla riabilitazione e alla ricerca – dice il manager Lucio Rispo, amministratore delegato di Sardinia healthcare and research properties e consigliere d’amministrazione della società Mater Olbia per Qatar foundation –. Si tratta di un progetto avveniristico con tecnologie all’avanguardia, esattamente come sono quelle già in uso nell’ospedale l Mater Olbia».

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«L’anno scorso – aggiunge Rispo – dall’apertura dell’ospedale sino a ottobre abbiamo lavorato in modo totalmente gratuito visitando e ospitando innumerevoli pazienti dimostrando il nostro impegno verso la Sardegna. Abbiamo apportato un contributo via via crescente all’abbattimento delle liste d’attesa e al contenimento dell’emigrazione dei pazienti sardi verso strutture ospedaliere della penisola. Altro che disimpegno e vendita....».

A proposito delle voci incontrollate sulla vendita del mater Olbia, Lucio Rispo ribadisce quanto già affermato in tutte le sedi. «Non solo è una falsità, ma è anche una ipotesi irrealizzabile – dice il manager – infatti, gli accordi tra la Regione e la Qatar foundation non consentono la cessione dell’accreditamento dell’ospedale senza il consenso della Regione. Anche il mutamento dei soggetti impegnati nella gestione dell’ospedale è causa di recesso, che avviene con pagamanto di ingenti penali».
 

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