La Nuova Sardegna

Olbia

Il Comprensivo avrà la sua autonomia

Il Comprensivo avrà la sua autonomia

Santa Teresa, si attende l’ok definitivo al piano di dimensionamento scolastico

31 gennaio 2020
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SANTA TERESA. L’istituto comprensivo Magnon avrà una sua autonomia. «Si attende l’approvazione definitiva del piano di dimensionamento scolastico - diceil capogruppo regionale della Lega, Dario Giagoni -, con il quale la giunta Solinas ha salvato tutte le scuole dalla chiusura, persino nei paesi più piccoli. Un plauso all’assessore Andrea Biancareddu che ha scongiurato il sottodimensionamento del comprensivo Magnon e accolto le mie richieste espresse dopo alcuni incontri con le mamme coinvolte. È anche frutto di un importante lavoro del consigliere di minoranza teresino Nadia Matta».

Il sindaco Stefano Pisciottu chiarisce che le autonomie scolastiche, con l’attribuzione di un dirigente e una segreteria, vengono concesse in base a un numero minimo di iscritti, che per il comune teresino è di 400 alunni. «La proposta di dimensionamento alla Regione viene formulata dalla conferenza provinciale, composta da tutti i sindaci. Si è svolta a Sassari a dicembre - racconta Pisciottu -. In quella sede siamo arrivati con una proposta concordata e approvata all’unanimità dopo svariati incontri con i sindaci dell’Unione dei comuni alta Gallura. Prevede il trasferimento delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Aglientu dal comprensivo di Aggius a quello di Santa Teresa. E il trasferimento del comprensivo di Viddalba da Badesi ad Aggius. Questo lavoro, frutto della disponibilità dei sindaci di Aglientu, Antonio Tirotto e di Viddalba, Vito Ara, ha consentito di salvare due autonomie del territorio». I botta e risposta sul mantenimento dell’autonomia scolastica dell’istituto Magnon viaggiano anche sui social. L’attenzione è anche sul futuro dell’istituto superiore di Santa Teresa. Scrive sul suo profilo Facebook Nadia Matta, consigliere di minoranza: «Biancareddu sarà ancora prezioso per noi, ci dovrà aiutare a tenere aperto l’istituto secondario se non vogliamo creare gravi disagi agli alunni e ai genitori dell’unica classe che ci sarà il prossimo anno. In caso di chiusura, saranno costretti a trasferirsi in massa in un altro istituto. Nel frattempo chi vincerà le amministrative spero trovi le strategie giuste per mantenere in vita questa scuola. Caro sindaco - scrive -, le borse di studio non bastano per mantenere utenza e qualificare la scuola. La chiusura di una scuola di un territorio già povero di cultura come il nostro, cultura riferita alle poche possibilità offerte da chi amministra, è un grosso fallimento e di ciò ve ne dovete assumere la responsabilità». (w.b.)

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