La Nuova Sardegna

Olbia

Arriva il Bastia, i mezzi pesanti restano a terra

Arriva il Bastia, i mezzi pesanti restano a terra

Dal 19 febbraio riparte la corsa Santa Teresa-Bonifacio. Ma non imbarca rimorchi sopra i 3,6 metri

14 febbraio 2020
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SANTA TERESA. Niente corse Moby oggi sulla Olbia-Porto Vecchio. È saltato il piano B della compagnia della balena blu annunciato per questa settimana, dopo lo stop forzato della Giraglia, il 6 febbraio, dopo l’urto contro gli scogli nel porto. Sospesi i collegamenti di linea sulla tratta Santa Teresa-Bonifacio, sono state annullate entrambe le corse in partenza dal porto Isola Bianca, programmate per mercoledì e oggi con la Moby Aki, nave ammiraglia della flotta: «Purtroppo non abbiamo ricevuto le autorizzazioni dell’autorità marittima corsa» spiega la compagnia, che assicura il ripristino dei trasporti in regime di continuità territoriale tra Santa Teresa e Bonifacio il 19 febbraio, ma con il Bastia. La Giraglia tornerà sul mare a metà aprile. Gli autotrasportatori sono sul piede di guerra. «Per chi come noi ha camion con rimorchio alti quattro metri significa viaggiare una sola volta alla settimana, da Porto Torres ad Ajaccio, con la Corsica Ferries e non in regime agevolato – tuona Gavino Peigottu, portavoce degli autotrasportatori –. Perché il Bastia può trasportare mezzi sotto i 3,6 metri di altezza. Le nostre attività subiranno un duro contraccolpo. Con le corsa giornaliere Santa Teresa-Bonifacio si imbarcano in media una decina di camion grossi, immaginabili i riflessi sull’economia sarda dato che per 60 giorni potranno viaggiare solo il lunedì con la Corsica Ferries. La Regione deve intervenire, rimborsando almeno i costi in più sostenuti dai camionisti in questo periodo e obbligare la Moby a utilizzare un mezzo idoneo, dato che ha vinto un appalto». «La rotta “fantomatica” annunciata dalla Moby per tamponare un suo grave disservizio e amplificata dal capogruppo regionale in Consiglio della Lega, Dario Giagoni, è la dimostrazione di una politica poco rispettosa di comunità, autotrasportati e i pendolari sardi e corsi – dice il coordinatore gallurese di Unidos, Gianni Usai –. Con l’ultimo esposto depositato in Procura insieme a Mauro Pili, evidenziamo possibili inadempienze della Moby per interruzione di pubblico servizio. Anziché annunci spot, dall’esponente regionale ci saremmo aspettati un forte richiamo agli obblighi contrattuali dell’armatore». (w.b.)

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