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memorie di buddusò 

Addio a tiu Badore Biancu, cento anni di storia del paese

Addio a tiu Badore Biancu, cento anni di storia del paese

BUDDUSÒ. Si è spento domenica notte tiu Barore Biancu, storico nonnino di Buddusò che nel novembre scorso aveva computo cento anni. A chi gli chiedeva il segreto della sua longevità rispondeva “apo...

19 febbraio 2020
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BUDDUSÒ. Si è spento domenica notte tiu Barore Biancu, storico nonnino di Buddusò che nel novembre scorso aveva computo cento anni. A chi gli chiedeva il segreto della sua longevità rispondeva “apo ischidu aguantare”, e aveva ragione Tanta umiltà e tanta bontà in una vita spesa interamente fra lavoro, famiglia e amici. Uomo di grande forza e di grandi valori porta via con sé un pezzo di storia e di memoria locale.

Sembra di vederlo ancora passeggiare nell’andito di casa sua con tanto di occhiali da sole e alla mia affermazione “Tiu Barò .. chin custos occhiales mi parides Ray Charles” esplodere in una fragorosa risata. Mi sembra di ascoltarlo seduto accanto a me intento a raccontarsi e lusingato di essere stato intervistato, fiero di essere ancora una volta utile per le generazioni future. Classe 1919 racconta dei suoi ricordi infantili sereni, nitidi e ricchi di particolari. Da quelli legati alla scuola, alle scorribande con gli amici, alle grandi nevicate d’inverno ai piedi scalzi d’estate, a sa gana che non passava mai, all’amore per la famiglia e per la mamma in particolare. Un velo di tristezza e di malinconia traspariva solo nel raccontare della sua deceduta compagna di vita.

Adesso tiu Barore non c’è più e a tutto il paese mancherà il piacere della sua compagnia, la generosità del suo affetto, la serenità dei suoi giudizi, la perdita della sua quiete e della sua comprensione. «Si è perso quel poco di tenerezza che c’era ancora al mondo», hanno detto i figli. Ma lui oramai stanco – pur con la sua solita tranquillità – si è lasciato trasportare verso luoghi sconosciuti dove ad attenderlo ci sono visi familiari. Ora è lì, lontano, a indagare oltre la vita, felice e senza fretta, sicuro di non lasciarsi più mentre cammina verso l’infinito mano nella mano con la sua donna e compagna di sempre. (antonietta marroni)

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