La Nuova Sardegna

Olbia

Air Italy, il consiglio regionale sardo unanime: stop alla liquidazione della compagnia

Lavoratori Air Italy a Cagliari
Lavoratori Air Italy a Cagliari

Una rappresentanza dei lavoratori in partenza per Roma nell'occasione del tavolo di confronto Regione-Ministero sul destino della società

19 febbraio 2020
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CAGLIARI. Il Consiglio regionale della Sardegna ritrova l'unità sulla crisi di Air Italy. Con un ordine del giorno approvato all'unanimità, l'Aula impegna il presidente della Regione Christian Solinas a lavorare con il governo affinché la compagnia interrompa la messa in liquidazione in bonis e riprenda l'attività in attesa di una soluzione definitiva.

Non meno importante la situazione dei 1.450 dipendenti che rischiano il licenziamento collettivo: l'odg impegna presidente e Giunta a mettere in campo ogni azione per ottenere una qualsiasi forma di sostegno ai lavoratori e ad attivare un confronto immediato con i vertici di Air Italy per salvaguardare i dipendenti e la loro professionalità, nonché la continuità aziendale. Su quanto emerge dal tavolo Solinas e assessori sono poi chiamati a riferire in Aula. Non trova invece spazio nel documento la proposta arrivata da alcuni esponenti di maggioranza e opposizione per l'istituzione di un confronto stabile con il presidente e gli assessori del Lavoro e del Turismo sulla crisi della compagnia.

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Una rappresentanza dei lavoratori è in partenza per Roma. «A Roma per chiedere a gran voce che si blocchi la liquidazione in bonis e si proceda con un concordato»: lo annuncia a nome dei lavoratori di Air Italy che domani 20 febbraio saranno nella capitale parla Giorgia Palanghi, Rsu per conto di Cgil.

«Dalla Sardegna non saremo tantissimi, non quanti ieri a Cagliari (circa 300 davanti al Consiglio regionale), perché non ci sono voli e il viaggio in nave è molto dispendioso e lungo - spiega la dipendente della compagnia aerea - Da quando si è deciso di andare a Roma in occasione del tavolo al Mit è stato impossibile prenotare i voli di rientro». «Ci andremo in nave, ma costa molto», aggiunge prima di confortarsi all'idea che «saremo ben supportati dai colleghi di Malpensa, che saranno di più e che partiranno in pullman già stasera».

Tornando alle aspettative dei lavoratori rispetto al confronto di domani, «ci aspettiamo risposte concrete - dice la rappresentante sindacale aziendale - vogliamo il concordato non per non lavorare, ma per avere più tempo, utile all'individuazione di nuovi partner che possano consentire alla compagnia di continuare a volare», precisa. «Prima di tutto va salvata la compagnia, per i lavoratori e per l'Isola. Air Italy infatti è fondamentale per la continuità territoriale».(Ansa).

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