La Nuova Sardegna

Olbia

Sos dal “San Camillo”: sanitari senza protezioni

di Giovanni Melis
Sos dal “San Camillo”: sanitari senza protezioni

Ospedale di Sorgono, appello degli infermieri iscritti al sindacato Nursind «In trincea senza maschere e personale medico, impreparati all’emergenza»

13 marzo 2020
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SORGONO. «Al San Camillo scarseggiano i dispositivi di protezione individuale per il personale medico, infermieristico, oss e le altre figure: ausiliari e autisti, tecnici laboratorio e radiologia. Ci sentiamo come in guerra, in trincea, pronti ad affrontare un nemico a mani nude, senza armi per la offesa e difesa». Parole di Pieroefisio Demurtas, infermiere e sindacalista del Nursind, nonché responsabile per la sicurezza dei lavoratori all’ospedale di Sorgono. La sanità nuorese sta forse vivendo il momento più critico della sua storia. Da Nuoro arrivano le allarmanti notizie sul san Francesco, che fanno preoccupare non poco i cittadini. A queste si aggiungono le criticità dei piccoli ospedali. «Da domenica alle 20 siamo senza medico anestesista – aggiunge Demurtas – a causa del contagio al San Francesco di Nuoro. È stato disposto il trasferimento d’urgenza per il dottor Manuel Tanda a Nuoro. Ci troviamo in una situazione di emergenza assoluta e attendiamo direttive da Nuoro che però tardano ad arrivare».

Ulteriore problematica pare che sia quella delle dimissioni dal nosocomio nuorese di diversi pazienti sui quali deve essere necessariamente eseguito il tampone. «Molti di loro – aggiunge Demurtas – sono pazienti di questo distretto e che dovranno andare in assistenza domiciliare. Auspichiamo che prima delle dimissioni venga accertato se sono positivi o meno al Covid 19».

Servono quindi medici e materiali all’ospedale sorgonese, dove nei giorni scorsi è stata montata anche la tenda esterna del Triage vicino al pronto soccorso. Hanno provveduto gli uomini della protezione civile. Ma la Ats si è scordata di dotarla di un riscaldamento adeguato. «La tenda è un supporto importante – spiega ancora Demurtas – ma viene riscaldata con una stufetta non adeguata al nostro clima. Auspichiamo in buone giornate e che non si presenti nessuna emergenza».

Eppure una soluzione per alleggerire il lavoro di Nuoro sarebbe quello proprio di valorizzare il San Camillo, anche per le urgenze. «Stiamo chiedendo di aprire il nuovo pronto soccorso in via del tutto straordinaria – conclude Demurtas – ma dalla direzione generale non parte la richiesta verso la società di progetto. È vero che c’è una causa in corso ma adesso siamo in piena emergenza e dal mio punto di vista la cosa è facilmente superabile. Siamo in grado di gestire il nuovo reparto anche con le bombole d’ossigeno. Ci sono le professionalità per poter gestire le urgenze, basta che arrivino anche nuovi medici e infermieri peri reparti. Auspico che la direzione Ats ci dia disposizioni e che la regione provveda a quanto di sua competenza per consentirci di affrontare al meglio l’emergenza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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