«Poste e bar-edicola chiusi qui ritorna il medioevo»
di Angelo Mavuli
Coronavirus, piccoli centri nel dramma: i 300 abitanti di Nuchis ancora più isolati «Né negozi né sportello bancomat, e non possiamo neppure ritirare la pensione»
29 marzo 2020
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TEMPIO. «Serviamo solo nelle elezioni amministrative. Ora che c’è il pericolo coronavirus, il nostro isolamento è diventato assoluto: si sono dimenticati di noi». Trecento abitanti, tra i quali 120-130 elettori attivi, Nuchis, antica e graziosa frazione a un tiro di schioppo dal capoluogo, denuncia apertamente di essere stata abbandonata a se stessa in questa drammatica evenienza sanitaria. «Da oltre 15 giorni, da quando cioè ha cominciato a espandersi la pandemia – dicono diversi abitanti del piccolo centro – siamo stati catapultati in una sorta di medioevo che ci impedisce di avere anche i più elementari supporti civili». L’elenco delle carenze non è per la verità molto lungo ma è sufficiente a capire le difficoltà, le paure e le preoccupazioni nelle quali molte persone e famiglie si trovano quotidianamente. La prima segnalazione riguarda la totale chiusura del glorioso ufficio postale. «Da 15 giorni – spiegano i nuchesi – l’ufficio, che prima funzionava il martedì e il venerdì, senza nessun preavviso ha chiuso i battenti non fornendo più notizie. Poco male per la mancanza di corrispondenza, i problemi pratici derivano ora dal mancato pagamento delle pensioni: l’ordine alfabetico annunciato dalle autorità, a Nuchis è vanificato dalla mancanza dell’Uffici». Manca anche uno sportello per il bancomat e chi ce l’ha ma non ha l’auto per recarsi a Tempio deve usufruire di un unico mezzo pubblico che parte dal paese alle 9 per rientrare alle 12. Ovviamente viaggiando nel rispetto delle distanze di sicurezza fra le persone imposte dal decreto. C’è anche però chi non ha il bancomat e si trova ora drammaticamente a corto di soldi. Ma le difficoltà per un abitante di Nuchis non si fermano qui. Il paese non ha un negozio di generi alimentari o di frutta e verdura. In questo frangente è chiuso l’unico bar che fungeva anche da tabacchino e da edicola: «Da giorni non abbiamo più neanche la possibilità di leggere un quotidiano o un qualunque altro giornale».
«Alcuni disservizi – proseguono gli abitanti della frazione – potevano essere, se non eliminati, attenuati con un poco di attenzione dalle autorità comunali». Parole rivolte soprattutto al vice sindaco Gianni Addis e all’assessore Aurora Careddu: «Sono di Nuchis entrambi, non devono ricordarsene solo quando c’è da presentare il candidato alle prossime amministrative».
«Alcuni disservizi – proseguono gli abitanti della frazione – potevano essere, se non eliminati, attenuati con un poco di attenzione dalle autorità comunali». Parole rivolte soprattutto al vice sindaco Gianni Addis e all’assessore Aurora Careddu: «Sono di Nuchis entrambi, non devono ricordarsene solo quando c’è da presentare il candidato alle prossime amministrative».