La Nuova Sardegna

Olbia

Bufera sulle multe nella Ztl Il sindaco: ricorsi “politici”

Bufera sulle multe nella Ztl Il sindaco: ricorsi “politici”

Ancora polemiche in consiglio comunale dopo le sentenze del giudice di pace L’opposizione: da subito avevamo segnalato i cartelli fuorvianti “varco attivo”

29 maggio 2020
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OLBIA. Oltre 111 mila verbali per la violazione delle norme della Ztl, 38mila dei quali pagati per circa 3 milioni di euro. In 4135 hanno presentato ricorso al giudice di pace o al prefetto. A oggi sono stati annullati un centinaio di verbali plurimi. Illegittimi. Il sindaco Settimo Nizzi difende la Ztl sin dalla sua istituzione: «Ho sempre fatto le cose perché amo questa città. Se non avessimo avuto tutte le autorizzazioni e il collaudo della Ztl approvato dal ministero dei trasporti io avrei dato ragione alle critiche che ci sono state mosse. Non entro nel merito delle sentenze del giudice di pace. Dal profondo del mio cuore e della mia onestà intellettuale sono convinto che tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto bene. E che durante quel famoso periodo in cui la gente vedeva i cartelli e le telecamere e passava quasi a sfottere l’amministrazione, c’erano le persone che si battevano per far sì che la nostra comunità si educasse a quel nuovo modello di vita e altre che sostenevano che le azioni di chi non voleva rispettare le norme fossero giuste. A distanza di tempo abbiamo preso atto di queste poche sentenze che io conosco una ad una. Conosco tutti quelli che hanno fatto ricorso. Hanno nome e cognome. La stragrande maggioranza ha fatto ricorso per motivazione politica».

Esultano le opposizioni che sin dall’inizio avevano criticato le modalità con cui era stata introdotta la zona a traffico limitato. Di fretta, con pochi cartelli stradali e con quel “varco attivo” fuorviante. «E altre sentenze arriveranno – spiega il capogruppo di opposizione, Rino Piccinnu -. Troppo poche rispetto a quanti cittadini hanno invece pagato fidandosi delle parole del sindaco. È l'ennesima brutta figura di questa amministrazione». «Sono vicino ai cittadini che seguendo le incaute parole del sindaco hanno pagato multe illegittime – dice il consigliere Davide Bacciu -. Ricordo bene le sue parole quando invitava gli olbiesi a non fare ricorso e definiva l’azione delle opposizioni una vergogna, accusandoci di voler fare legna in chiave elettorale. Tutte le minoranze per settimane chiesero al sindaco di fermare le auto, di mettere un presidio della polizia locale per avvisare gli automobilisti disattenti o delle transenne. In realtà c’era la volontà di non venire incontro al cittadino». «Io sono una di quei tonti, come ci ha definito il sindaco che ha preso la multa per la Ztl – dice Maria Teresa Piccinnu, M5s – perché all’inizio l’indicazione varco attivo era sbagliata e la segnaletica insufficiente. E ho anche pagato. Noi non siamo mai stati contro la Ztl, ma contro il modo con cui è stata introdotta, di fretta, e per come è stata gestita nella fase della contravvenzioni, con un atteggiamento di chiusura verso i cittadini. Non si può rimediare a quanto accaduto ma almeno chiedo al Comune un atto di coraggio. Utilizzi parte dei soldi delle multe Ztl per aiutare le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza Covid». (se.lu.)



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