Solidarietà dopo le minacce di morte
Proroga delle concessioni, da Federbalneari Italia sostegno ai dirigenti locali
31 maggio 2020
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OLBIA. Federbalneari Italia esprime solidarietà e sostegno alla sua rappresentanza sarda che nei giorni scorsi ha denunciato alla magistratura le gravi minacce subite da parte di un consigliere comunale di Olbia. Sulla vicenda indaga la Procura di Tempio e sotto accusa c’è il consigliere di Forza Italia Salvatore Pinna. Sarebbe lui ad aver minacciato di morte il segretario dell’associazione, Claudio Maurelli.
Sempre Federbalneari Italia, a proposito della vertenza che da mesi divide l’amministrazione comunale di Olbia, e l’associazione di categoria, ricorda che «mentre tutti i Comuni d’Italia decidono lentamente di aderire alla Legge 145 del 2018 sull’estensione delle concessioni balneari al 2033 – nata anche per tutelare sia gli investimenti delle famiglie che lavorano nel comparto balneare e sia le coste da eventualci speculazioni – Olbia da subito si oppone alla legge nazionale in vigore. Il sindaco Settimo Nizzi, ha dichiarato infatti che in Sardegna tutte le concessioni andranno al bando secondo la direttiva europea Bolkestein». Un muro contro muro e un crescendo di tensione sfociato in una burrascosa seduta del consiglio comunale lo scorso aprile e poi nelle minacce al segretario dell’associazione.
Sempre Federbalneari Italia, a proposito della vertenza che da mesi divide l’amministrazione comunale di Olbia, e l’associazione di categoria, ricorda che «mentre tutti i Comuni d’Italia decidono lentamente di aderire alla Legge 145 del 2018 sull’estensione delle concessioni balneari al 2033 – nata anche per tutelare sia gli investimenti delle famiglie che lavorano nel comparto balneare e sia le coste da eventualci speculazioni – Olbia da subito si oppone alla legge nazionale in vigore. Il sindaco Settimo Nizzi, ha dichiarato infatti che in Sardegna tutte le concessioni andranno al bando secondo la direttiva europea Bolkestein». Un muro contro muro e un crescendo di tensione sfociato in una burrascosa seduta del consiglio comunale lo scorso aprile e poi nelle minacce al segretario dell’associazione.
