La Nuova Sardegna

Olbia

La Maddalena, flash mob pieno di rabbia per l’ospedale dimenticato

La Maddalena, flash mob pieno di rabbia per l’ospedale dimenticato

Centinaia di persone hanno protestato con tre minuti di silenzio. L’associazione Paolo Merlo: «Speriamo che il messaggio sia arrivato in Regione»

03 giugno 2020
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LA MADDALENA. La rabbia si urla anche con il silenzio. Tre minuti per fare rumore. Per far arrivare la voce di una comunità intera fino alle stanze della Regione e chiedere che intervenga sull’ospedale dimenticato. Centinaia di persone, per gli organizzatori un migliaio, hanno accolto l’invito dell’associazione Presidio Paolo Merlo. Un flash mob senza colori politici che va oltre la protesta, messo su in pochi giorni dopo la morte di una donna di 59 anni. La signora, in arresto cardiaco per un infarto, ha dovuto aspettare l’elisoccorso, arrivato come da procedura in meno di 20 minuti. Il Pronto soccorso dell’ospedale , da marzo non può più ricevere pazienti in codice giallo e rosso. È stato declassato da Punto di Emergenza/urgenza a Punto di Primo intervento. Per i pazienti gravi la procedura decisa dall’Ats impone la chiamata all’elisoccorso dell’Areus. Il mezzo parte da Olbia e in condizioni meteorologiche ottimali arriva in meno di venti minuti. Comunque troppi in un comune in cui esiste un Pronto soccorso.

I maddalenini sono scesi in piazza con le fasce nere al braccio o in t-shirt scura. In mano i cartelli della rabbia. Articolo 32 diritto alla salute negato. Salviamo il Paolo Merlo. Sanità negata. Una manifestazione spontanea nel rispetto delle norme anti-contagio imposte dal Governo. «Speriamo che questi tre minuti di silenzio facciano rumore – ha detto il presidente Aldo Pireddu –. Speriamo che la rabbia di questa comunità sia arrivata in quelle stanze in cui si decide della nostra vita. La gente é stanca. Non è più una manifestazione di protesta, ma la rabbia di una comunità che chiede il rispetto dei suoi diritti».

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Al flash mob insieme a cittadini, volontari, forze dell’ordine, ha partecipato anche il sindaco Luca Montella e diversi amministratori locali. «Se spontaneamente – ha scritto il primo cittadino sul suo profilo Facebook – più di mille persone, nel giorno della Festa della Repubblica, sentono la necessità di scendere in piazza per rivendicare, in tre minuti – civilmente, osservando le distanze e con la mascherina – il proprio diritto costituzionale alla salute (articolo 32 della Costituzione), qualcuno dovrebbe porsi qualche interrogativo. La mia proposta alla Regione è questa: non fateci attendere una riforma della sanità regionale per la quale ci vorranno mesi, se non anni. Riunitevi e in tre giorni, non dico tre minuti, fate subito una mini riforma per l’unico ospedale che esiste in Sardegna su un’isola minore come La Maddalena. Lo dovrebbe suggerire la logica, il buon senso e la cronaca di questi ultimi mesi. Ve lo chiede il sindaco a nome di tutta la popolazione». (a.n.)
 

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