La Nuova Sardegna

Olbia

Una madre maltrattata: «Portate via mio figlio»

Una madre maltrattata: «Portate via mio figlio»

Donna chiede l’aiuto dei carabinieri dopo l’ennesimo comportamento violento Doppia denuncia per un ventenne: aveva messo in un vaso 5 piantine di cannabis

11 giugno 2020
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OLBIA. Ha maltrattato la madre per tanto tempo. Continui comportamenti violenti che avevano spinto il giudice a emettere un provvedimento di allontamento dalla casa familiare. Ma lui, un ventenne, si è ripresentato nell’abitazione con prepotenza e la donna, di fronte al figlio che ha perso ancora il controllo, ha detto basta e chiamato il 112. I carabinieri della sezione radiomobile del Reparto Territoriale, coordinati dal tenente colonnello Davide Crapa, sono interventi in pochissimi minuti. E hanno evitato (l’altro ieri pomeriggio) che quel giovane continuasse a mortificare, minacciare e terrorizzare la madre.

Appena era stata disposta la misura cautelare personale e obbligatoria, i Servizi sociali avevano trovato al ragazzo un alloggio temporaneo. Poi, nonostante non potesse, è tornato a casa. E ha ricominciato con i maltrattamenti. Da qui la richiesta di aiuto. Ma ai carabinieri la donna non ha solo chiesto di portare via il figlio. Ha anche mostrato loro una strana piantina. Così è scattata la perquisizione dell’appartamento: su un tavolo, sono stati trovati alcuni semi di canapa indiana mentre all’esterno, in un grande vaso sistemato nella terrazza, sono state rinvenute e sequestrate cinque piantine di marijuana. E’ scattata la doppia denuncia: per maltrattamenti in famiglia e per produzione di sostanze stupefacenti. «Sia i semi di canapa indiana che le piantine messe a dimora - si legge in una nota diffusa dal comando provinciale dei carabinieri - sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono infatti in corso comparazioni e analisi con altre sostanze recuperate di recente da parte dell’Arma di Olbia».

Il giovane denunciato, appena ha lasciato la caserma, ha dichiarato che sarebbe andato a casa dalla sua ragazza o in quella del padre. E ora i militari lo terranno sotto controllo. (s.p.)

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